5 - Storia e Provvidenza

Il primo Ottocento Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Sintetizza in 1015 righe il contenuto informativo del testo. ANALIZZARE 2 3 Individua gli aggettivi e le espressioni utilizzate per descrivere i tre diversi popoli. Quali atteggia menti e caratteristiche di ciascuno emergono? Quale similitudine viene usata nella quarta e quinta strofa per descrivere la fuga dei Longobardi inse guiti dai Franchi? Che effetto produce? 4 Quali elementi ricordano la passata gloria e gran dezza dei popoli Italici? A quale periodo storico si allude? 5 A chi si rivolge, in realtà, l autore ai vv. 31 e 58? in sintesi La trama delle tragedie Adelchi e Il conte di Carmagnola e quella dei Promessi sposi si sviluppano tutte intorno a vicende storiche. La Storia che interessa a Manzoni è quella degli umili, degli sconfitti, dei reietti: ai loro sentimenti inespressi e alle loro mute tribolazioni dà voce sul palcoscenico della letteratura. Manzoni ha una visione pessimistica della Storia, in cui si manifesterebbe senza rimedio la violenza di chi esercita il potere da oppressore. Ma la sventura degli oppressi è definita «provida , perché inviata dalla divina Provvidenza, la quale ha, sì, disegni imperscrutabili ma può compensare l uomo con la salvezza eterna. 788 INTERPRETARE 6 Quale giudizio complessivo sulle popolazioni itali che emerge dal testo? 7 Confronta la situazione storica descritta nel brano con quella in cui scrive Manzoni: quali analogie e quali differenze cogli? PRODURRE 8 SCRIVERE PER ARGOMENTARE Quale pittore o disegnatore (anche di fumetti) a tuo parere potrebbe efficacemente ritrarre la scena a cui gli italici assistono? Spiega i motivi della tua scelta in un testo argomentativo di cir ca 20 righe. 5 Storia e Provvidenza La letteratura e gli oppressi La meditazione sulla Storia ha un ruolo fondamentale in tutta l opera creativa e saggistica di Manzoni, che a essa guarda per comporre tanto le due tragedie, Il conte di Carmagnola e Adelchi (ambientate la prima nel XV secolo, la seconda nell VIII), quanto il romanzo I promessi sposi (situato nel XVII secolo). Dagli idéologues francesi frequentati in gioventù, lo scrittore milanese prende spunto per guardare al passato in modo non tradizionale. Lungi dal ridurre la Storia a celebrazione di imprese militari e di vicende politiche, egli mira a una ricostruzione più ampia, che non si limiti a proiettare in primo piano le gesta di principi e generali, ma tenga conto dell esistenza di chi nel tempo si sia trovato a subire le ragioni della forza, dunque anche degli appartenenti alle classi più umili. Questa impostazione, sottesa al disegno dei Promessi sposi, è chiaramente espressa da Manzoni nel Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia, scritto e pubblicato a margine dell Adelchi, nel 1822. Trovatosi dinanzi alla mancanza di testimonianze sulla vita degli italici durante la dominazione longobarda, ai fini di una rappresentazione corretta l autore si dice convinto dell esigenza di dar voce ai «desideri, i timori, i patimenti di quei milioni di uomini che sulla Terra passarono senza lasciare traccia, come comparse invisibili e salgono adesso sul palcoscenico della letteratura e della storiografia. «Far torto o patirlo A ossessionarlo è la questione relativa alla presenza del male nella Storia, a causa del quale, in ultima analisi, nella vita terrena non vi è spazio per azioni nobili o disinteressate, ma solo per la violenza che divide il mondo in «oppressori e «oppressi . Come dice con amarezza Adelchi, agli uomini «non resta / che far torto o patirlo . La Grazia divina si presenta allora nei confronti degli eroi manzoniani sotto forma di «provida sventura , ovvero di una disgrazia terrena che li colloca fra gli «oppressi : sconfitte e umiliazioni portano la salvezza eterna ad Adelchi, alla sorella Ermengarda, come anche a Napoleone nel Cinque maggio. Da buon cattolico, l autore vede nella Storia il compimento del volere divino. La Provvidenza agisce in modo imperscrutabile, ma ciò non diminuisce d altra parte le responsabilità degli uomini.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento