Il tesoro della letteratura - volume 2

Alessandro Manzoni no presto un accordo con i nuovi oppressori: col novo signore rimane l antico; / l un popolo e l altro sul collo vi sta (vv. 62-63). La lezione della Storia La resa drammatica In tal modo Manzoni lancia un evidente rimprovero ai patrioti a lui contemporanei, che un millennio più tardi si trovavano a fronteggiare situazioni non troppo dissimili. Tramontato il Regno d Italia, satellite della Francia napoleonica, il ritorno degli Asburgo aveva dissipato molti generosi sogni d autonomia. L Adelchi, scritto all indomani della repressione violenta con cui l Austria aveva reagito ai moti del 1821, risente fortemente del clima di tensione che allora si respirava a Milano. Le conseguenze politiche della Restaurazione e il dominio repressivo dell Austria insegnano come libertà e rispetto si debbano conquistare con le proprie forze, ma non solo: le sconfitte dei carbonari sono le sconfitte di un progetto elitario, che non aveva cercato né trovato vasta condivisione popolare. Manzoni, indifferente al mito romantico dell eroe solitario, ritiene invece che sia fondamentale suscitare il più possibile la volontà del popolo intorno all idea di nazione. Il rinnovamento della società italiana e la conquista dell indipendenza devono essere perseguiti da tutti gli italiani, non solo dagli intellettuali, ai quali pure spetta il compito di sensibilizzare l opinione pubblica. Le scelte stilistiche L uso di versi parisillabi quali i doppi senari*, in cui gli accenti sono fissi, conferisce al coro cadenze regolari e incalzanti, molto adatte a scene belliche e di folla. Questo ritmo, che mima l andamento di una poesia popolare, ricalca i caratteri della ballata romantica. Se il lessico si mantiene su un registro elevato, con abbondante presenza di aulicismi (tema, desire, brandi, latebre, speme), scarseggiano tuttavia le perifrasi auliche, e soprattutto la sintassi appare molto lontana dalla tendenza all uso delle subordinate secondo il costrutto latino tipica di poeti come Parini o Monti. Alla semplicità della metrica fa riscontro infatti la semplicità della sintassi, in cui prevalgono le proposizioni coordinate per asindeto* (si desta; / intende l orecchio, solleva la testa, vv. 4-5), mai troppo estese: nessun periodo oltrepassa la misura della strofa. Insieme alle numerose figure della ripetizione (inaugurate dall insistita anafora* dei primi tre versi), sono questi i mattoni su cui Manzoni costruisce i continui crescendo che danno al lettore l impressione complessiva di una drammatica concitazione. Giambattista Piranesi, Veduta di Campo Vaccino (particolare), XVIII sec. Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi. 787

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento