Le odi civili

Il primo Ottocento in sintesi Questo scontro tra ideale e reale fa di lui un tipico eroe romantico, che svela l inganno del potere (la «feroce forza che «fa nomarsi dritto , cioè che si fa chiamare diritto) e va incontro al proprio destino di sconfitta con cristiana fermezza. La sua è una sventura provvidenziale («provida sventura ), in quanto garantisce la salvezza eterna. La medesima dinamica riguarda sua sorella Ermengarda, anch essa appartenente alla schiera degli oppressi: l umiliazione ricevuta da Carlo ne fa una vittima innocente, sulla cui sofferenza discende la consolazione della Grazia divina. Le odi civili Nelle odi civili si avverte il passaggio dalla denuncia illuministica dell ingiustizia e della tirannide alla concezione romantica della Storia come azione collettiva guidata dalla divina Provvidenza. La Provvidenza nella Storia Sensibile sin dall adolescenza ai problemi della Storia, Manzoni attinge dalla tradizione illuminista l esigenza di rinnovamento della società italiana. Inizialmente non immune, come la maggioranza dei giovani della sua generazione, al fascino della Rivoluzione francese, egli abbandona progressivamente le suggestioni del giacobinismo; poi la sua conversione religiosa e quella letteraria alle teorie romantiche lo spingono a concepire la Storia come il terreno in cui la Provvidenza agisce al fianco dell uomo per riscattarlo dalla tirannide e dall assenza di libertà. Il tramonto del dominio napoleonico ispira a Manzoni due canzoni dense di spiriti patriottici, composte rispettivamente nel 1814 e nel 1815: Aprile 1814, incentrata sulle speranze accese dal ritiro dei francesi da Milano, e Il proclama di Rimini, in cui il poeta caldeggia l adesione all appello del generale francese e re di Napoli Gioacchino Murat, che invitava gli italiani a battersi per l unità nazionale. Entrambi i lavori Charles de Steuben, Napoleone sul letto di morte, XIX sec. le d Aix, Musée Napoléonien. restano però incompiuti. { Marzo 1821 Ode patriottica, indipendentista, scritta sull onda dell entusiasmo per i moti piemontesi del 1821, Marzo 1821 sarà pubblicata solo nel 1848, dopo le Cinque Giornate di Milano. Un appello di patriottismo Questa ode viene scritta durante i moti carbonari piemontesi di quell anno, quando Carlo Alberto di Savoia pareva propenso a guidare la riscossa nazionale. Entusiasmato da tali prospettive, che la realtà presto avrebbe deluso, Manzoni si dice convinto che la libertà dei popoli sia una legge voluta da Dio e incita all azione contro gli austriaci in nome di un Italia indipendente, «una d arme di lingua, d altare, / di memorie, di sangue e di cor . Questi versi diventarono una bandiera del patriottismo risorgimentale nel 1848, quando dopo le Cinque Giornate di Milano l ode poté finalmente andare in stampa. { Il cinque maggio T6 Il cinque maggio è un orazione funebre dettata dall emozione per la notizia della morte di Napoleone, il 5 maggio 1821. 762 Per Napoleone Scritta di getto nell estate del 1821, alla notizia della morte di Napoleone, l ode riassume la vicenda terrena dell imperatore in versi divenuti proverbiali, sin dal celeberrimo attacco: «Ei fu . Orazione funebre, coro di una tragedia non scritta, inno sacro per il più laico degli eroi moderni, Il cinque maggio è il primo componimento in cui Manzoni scrive di Napoleone, che era stato già ritratto in vita da grandi poeti italiani tra cui Monti, Foscolo, Porta.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento