I promessi sposi

Alessandro Manzoni in sintesi L ode traccia con ammirazione e insieme filosofico pessimismo la parabola di un protagonista della Storia, visto nel momento in cui chiude la sua gloriosa esistenza terrena nella solitudine dell esilio. un eroe sconfitto dagli eventi che tanto ha contribuito a determinare, e che ormai condivide il destino di tutti gli uomini. La Grazia che riscatta Ci troviamo dinanzi a un eroe visto non nel cuore delle sue imprese fulminanti, ma nel momento della sconfitta, che assume tratti provvidenziali. Dalla nascita modesta alle glorie raccolte in tutto il mondo, la parabola di un esistenza eccezionale si conclude con l oltraggio dell esilio, che tuttavia consente a Napoleone di riconoscere la miseria dell effimera esistenza umana. «Fu vera gloria? è la domanda che il poeta pone a proposito delle sue imprese politiche e militari: ai suoi occhi la sentenza che pronunceranno i posteri conta infinitamente meno del giudizio di Dio. La morte di questo grande protagonista della Storia costituisce così l occasione per meditare sul valore da attribuire alla gloria mondana: l autore esalta in tal modo l intervento della Grazia, che giunge a confortare con la sua presenza la solitudine di un anima transitata dalle luci del trionfo all ombra della prigionia. I promessi sposi T8-T16 Il capolavoro di Manzoni è analizzato nella seconda parte dell Unità ( p. 806), a cui si rimanda anche per seguire il profondo lavoro di revisione che porta dal Fermo e Lucia (1821-1823), prima stesura del romanzo, alla sua versione definitiva (1840). Saggi storici, letterari e filosofici Buona parte delle opere saggistiche di Manzoni nasce in margine all elaborazione dei suoi principali lavori poetici, narrativi, teatrali, che stimolano intense riflessioni di carattere teorico. Tuttavia a partire dagli anni Trenta l autore abbandona sostanzialmente il lavoro creativo, indirizzando i propri interessi intellettuali agli studi storici, letterari e filosofici. { Osservazioni sulla morale cattolica Per la prima volta, nel 1819, Manzoni si cimenta con la prosa, scrivendo un testo apologetico (rimasto incompiuto) con il quale intende ribattere le accuse lanciate contro la Chiesa dallo studioso di origine svizzera e di religione calvinista Jean-Charles-LéonardSismonde de Sismondi (1773-1842). In un opera pubblicata a Parigi nel 1807, questi aveva sostenuto che la decadenza politica e morale degli italiani derivasse dall operato delle gerarchie ecclesiastiche, soprattutto a partire dall età della Controriforma. Primo testo in prosa di Manzoni, rimasto incompiuto, Osservazioni sulla morale cattolica (1819) è una difesa dell operato della Chiesa e l affermazione della superiorità degli immutabili principi fondati sui Vangeli rispetto a quelli sempre provvisori stabiliti dagli uomini. Una difesa pacata delle verità di fede Con un approccio linguistico che aspira alla chiarezza espositiva e con un atteggiamento di grande tolleranza verso la tesi opposta, Manzoni replica che la morale cattolica è superiore a quella laica, in quanto stabile, perfetta e non soggetta ai cambiamenti umani, e che i princìpi di uguaglianza, promossi dall Illuminismo, discendono dal Vangelo, il quale fornisce sempre risposte indiscutibili alle contraddizioni della vita e della Storia umana. { Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia Germogliata dalle ricerche svolte per la stesura dell Adelchi, l opera, scritta nel 1822, affronta la questione dei rapporti tra longobardi e popolazioni italiche, sostenendo la tesi della mancata fusione tra i due gruppi: ne consegue che secondo l autore la richiesta di aiuto ai franchi, da parte del Papato, non possa essere considerata la causa della prima invasione straniera in Italia. Lo sguardo sugli oppressi L interesse dell opera sta tuttavia non tanto nel punto di vista storiografico offerto da Manzoni, quanto nella sua visione romantica della Storia, che appare come teatro non delle imprese di pochi eroi, ma della sofferenza degli umili, cioè di quella «immensa moltitudine di uomini [ ] che passa su la terra, su la sua terra, inosservata, senza lasciarci traccia . 763

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento