L’unità strutturale dei Sepolcri di Antonino Pagliaro

Ugo Foscolo Comprendere il PENSIERO CRITICO 1 Che cosa intende B rberi Squarotti per «intellettuale senza opere ? 2 Che cosa distingue Jacopo dai suoi successori letterari? 3 Quali eventi e riflessioni conducono Jacopo a pensare che sia difficile poter agire sulla Storia e sulla società? comportamento, quanto ciò che è, poi, l unica cosa che importa davvero con il carattere riflessivo e critico della meditazione dell eroe intellettuale Jacopo, negato ormai sia all entusiasmo della scrittura, si tratti pure dell ode a Bonaparte liberatore, sia allo slancio dell azione, bruciata definitivamente dal fallimento della prima partecipazione rivoluzionaria, quella che, sì, ha generato lo scatto di Bruto contro i tiranni, ma anche la verifica immediata del riproporsi degli stessi tiranni in altre incarnazioni e, soprattutto, della tirannia dei ricchi e dei potenti sui miserabili e sugli affamati. Così ancora appare sia dalla rinnovata meditazione sull ingiustizia della società e delle leggi che la reggono per l oppressione dei miseri e per lo sfruttamento di essi da parte delle classi opulente, quale è contenuta nella lettera da Bologna del 12 agosto, sia ancor meglio dalla nota del Foscolo sulla maggiore terribilità della giustizia repubblicana in rapporto con la giustizia pontificia, corretta quest ultima nella sua estrema severità dall arbitrio dei cardinali legati, pronti sempre alla clemenza; inesorabile, invece, quella nell applicare alla lettera la ferocia delle leggi del precedente regime, quindi ancora più determinatamente al servizio dell oppressione del popolo affamato e schiacciato. Giorgio B rberi Squarotti, Le maschere dell eroe. Dall Alfieri a Pasolini, Milella, Lecce 1990 L unità strutturale dei Sepolcri di Antonino Pagliaro A dispetto di alcuni giudizi che ne condannavano la scarsa chiarezza, i Sepolcri sono, secondo il critico e filosofo Antonino Pagliaro (1898-1973), un opera dallo sviluppo complesso ma unitario, articolata su un coerente sviluppo argomentativo. La dialettica del carme Il carme si è sviluppato dialetticamente dalla constatazione preliminare che il costume delle tombe sul piano naturale risulta vano (perché con la morte l individuo ritorna nel grembo della materia e il corpo stesso e la tomba che dovrebbe difenderlo sono soggetti alle leggi del tempo, che tutto travolge e distrugge), lungo la via della ricerca di una assolutezza terrena in cui esso si giustifichi. La giustificazione della tomba si ha nel riconoscimento che essa è la realtà nella quale si denunzia l ansia di durare oltre il limite; è una delle forme nelle quali si realizza la continuità delle generazioni, e assume il suo pieno valore nel quadro di quella più vasta e completa continuità che è la patria. Esaltata questa nell aristocrazia del sentimento di pietà e di rispetto, con cui si onorano coloro che sacrificano per essa la propria singolarità (ove fia santo e lacrimato il sangue Per la patria versato), sul punto di conchiudere, riaffiora nel canto l amarezza di quella impostazione iniziale, che pone senza alcun privilegio la vita, le opere degli uomini e il loro destino nel moto inarrestabile, che investe tutte le cose e forze della natura. Pietà per la sorte dell uomo Le sciagure degli uomini sono nell ordine cosmico, perché rappresentano un aspetto, anzi una conseguenza di quel moto del tempo, in cui è travolta ogni cosa. Attraverso il canto di Omero, Ettore riceverà sempre tributo di onore e di pianto là dove sia considerata sacra la morte di coloro che cadono per la propria patria; ma tale pietà non è se non un 605

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento