Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento 45 50 55 60 65 70 corse che la mia voce infiochiva,25 e i miei sguardi si abbassavano immoti sul suolo, ricominciò: Forse questo tuo furore di gloria potrebbe trarti a difficili imprese; ma credimi; la fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte; e l altro quarto a loro delitti. Pur se ti reputi bastevolmente26 fortunato e crudele per aspirare a questa gloria, pensi tu che i tempi te ne porgano i mezzi? I gemiti di tutte le età,27 e questo giogo28 della nostra patria non ti hanno per anco29 insegnato che non si dee aspettare libertà dallo straniero? Chiunque s intrica30 nelle faccende di un paese conquistato31 non ritrae32 che il pubblico danno, e la propria infamia.33 Quando e doveri e diritti stanno su la punta della spada, il forte scrive le leggi col sangue e pretende il sacrificio della virtù. E allora? avrai tu la fama e il valore di Annibale che profugo cercava per l universo un nemico al popolo Romano?34 Né ti sarà dato di essere giusto impunemente. Un giovine dritto e bollente di cuore,35 ma povero di ricchezze, ed incauto d ingegno quale sei tu, sarà sempre o l ordigno36 del fazioso, o la vittima del potente. E dove37 tu nelle pubbliche cose possa preservarti incontaminato dalla comune bruttura,38 oh! tu sarai altamente laudato; ma spento poscia dal pugnale notturno della calunnia;39 la tua prigione sarà abbandonata da tuoi amici, e il tuo sepolcro degnato appena di un secreto sospiro. Ma poniamo che tu superando e la prepotenza degli stranieri e la malignità de tuoi concittadini e la corruzione de tempi, potessi aspirare al tuo intento; di ? spargerai tutto il sangue col quale conviene nutrire una nascente repubblica? arderai le tue case con le faci40 della guerra civile? unirai col terrore i partiti? spegnerai con la morte le opinioni? adeguerai con le stragi le fortune?41 ma se tu cadi tra via,42 vediti esecrato43 dagli uni come demagogo, dagli altri come tiranno. Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti;44 giudica, più che dall intento, dalla fortuna;45 chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi,46 conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre. E ciò sia. Potrai tu allora inorgoglito dalla sterminata fortuna reprimere in te la libidine47 del supremo potere che ti sarà fomentata e dal sentimento della tua superiorità, e della conoscenza del comune avvilimento?48 I mortali49 sono naturalmente schiavi, naturalmente tiranni, naturalmente ciechi. Intento tu allora a puntellare il tuo trono, di filosofo saresti fatto tiranno;50 e per pochi anni di possanza e di tremore,51 avresti perduta la tua pace, e confuso il tuo nome fra la immensa 25 infiochiva: si indeboliva, si incrinava. 26 bastevolmente: sufficientemente. 27 I gemiti di tutte le età: le sofferen- ze provocate nelle diverse epoche della Storia italiana dalle dominazioni straniere. 28 questo giogo: la presente dominazione francese. 29 per anco: ancora. 30 s intrica: si intromette, si immischia. 31 conquistato: sottoposto a un dominio straniero. 32 ritrae: consegue, ottiene. 33 il pubblico danno... infamia: danno per la collettività e vergogna per sé. 34 avrai tu... Romano: Annibale aveva cercato di procurarsi fuori dalla sua patria (profugo) degli alleati contro Roma, ma inutilmente. Lo stesso rischio di insuccesso correrebbe Jacopo, se, anch egli fuori dalla propria patria (Venezia) in quanto esule, cercasse qualcuno disposto ad aiutarlo nel suo proposito di combattere 548 il potere straniero (l Austria) che opprime la sua patria. 35 dritto e bollente di cuore: giusto e ardente di sentimenti. 36 ordigno: strumento. 37 dove: anche se. 38 bruttura: infamia. 39 ma spento... calunnia: ma poi sarai colpito di nascosto dai calunniatori. 40 faci: fiaccole. 41 adeguerai... le fortune: renderai uguali i patrimoni con le stragi. 42 tra via: nel bel mezzo della realizzazione di questo disegno politico. 43 esecrato: maledetto, odiato. 44 son brevi ed infausti: durano poco e arrecano sventura. 45 dalla fortuna: dall esito, dal risultato. 46 i suoi plausi: il suo consenso. 47 la libidine: il desiderio. 48 Potrai tu... avvilimento?: le parole di Parini sembrano alludere agli sviluppi della Rivoluzione francese e al passaggio dalla repubblica all impero. 49 I mortali: gli esseri umani (latinismo). 50 di filosofo... tiranno: da filosofo che eri prima diventeresti tiranno. Come era accaduto, anche qui, con la Rivoluzione francese, favorita dalle idee dei filosofi illuministi e realizzata da ideologi che si ponevano come filosofi, operanti per il bene comune, ma spesso trasformatisi poi in tiranni (si pensi per esempio al caso di Robespierre). 51 di possanza e di tremore: di potere (esercitato sui sudditi) e di paura (suscitata in loro). Altri intendono tremore nel senso della paura, da parte dello stesso tiranno, di perdere il potere o di subire attacchi, attentati ecc. Tuttavia questa seconda interpretazione appare meno convincente, poiché è più logico che qui Parini intenda sottolineare i vantaggi dell essere monarca assoluto (più che gli svantaggi, evidenziati subito di seguito).

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento