D1 - Il bello e il sublime (Indagine filosofica

Il primo Ottocento in sintesi Nella cultura tedesca il movimento dello Sturm und Drang ( tempesta e assalto ) esalta la fantasia come mezzo di comprensione della realtà e la forza travolgente dell individuo libero di esprimere le contraddizioni del proprio animo. Il filosofo von Herder lega l espressione artistica alla Storia, vede nel linguaggio la rivelazione più genuina dell identità di una civiltà e delle sue tradizioni, ed esalta il genio artistico, capace di svelare l essenza di un popolo. DOCUMENTO 1 audiolettura Il Preromanticismo in Germania: lo Sturm und Drang Anche in seno alla cultura tedesca, nella seconda metà del Settecento, emerge una sensibilità che afferma l esigenza di una nuova religione del cuore , dichiaratamente in opposizione alla «fredda cultura della ragione (Schiller). La ribellione anticlassicistica proviene soprattutto dal movimento dello Sturm und Drang, ossia tempesta e assalto . Fiorito intorno al 1770 a opera di pensatori e scrittori quali Friedrich Schiller (1759-1805) e Johann Wolfgang Goethe (1749-1832), lo Sturm und Drang rivaluta la fantasia come strumento di comprensione della realtà ed esalta la forza dirompente dell individuo che sa esprimere con libera spontaneità le contraddizioni del proprio animo. A partire da questi presupposti, il filosofo Johann Gottfried von Herder (1744-1803) elabora una nozione di poesia secondo cui l espressione artistica è strettamente legata alla Storia. Herder ritiene inoltre che la manifestazione più autentica dello spirito umano si trovi nel linguaggio, tramite il quale ogni civiltà svela la propria identità, le proprie tradizioni, il proprio modo di essere. Infine, egli esalta il genio artistico, capace di manifestare, senza obbedire ad alcuna regola precostituita, l essenza più profonda del popolo a cui appartiene. Il bello e il sublime Edmund Burke, Indagine filosofica sull origine delle nostre idee di sublime e bello Edmund Burke nasce a Dublino nel 1729. Formatosi su autori classici come Ari stotele e Cicerone, si impegna sin da giovane nell attività politica, diventando la mente diret tiva del partito whig (liberale). Favorevole alle rivendicazioni delle colonie americane, anche se contrario alla loro indipendenza, sostiene la necessità di abolire il commercio degli schia vi. Spostatosi progressivamente su posizioni conservatrici, nel 1790 pubblica le Riflessioni sulla rivoluzione in Francia, nelle quali oppone alla violenza francese il mito delle rivoluzio ni pacifiche inglesi. In campo estetico, molto importante è il contributo offerto dall Indagi ne filosofica sull origine delle nostre idee di sublime e bello, pubblicata nel 1757 e destinata a suscitare grande eco nel dibattito filosofico, preparando il terreno per lo sviluppo delle idee romantiche. Muore a Beaconsfield, in Inghilterra, nel 1797. L autore In che cosa consiste la differenza tra bello e sublime? Secondo Burke, mentre il pri mo rasserena l animo e dà una sensazione di pace interiore, il secondo genera inve ce una tensione che è anche fonte di piacere. In questo brano, l autore analizza sia gli oggetti che suscitano il sentimento del sublime sia le reazioni che esso provoca. Il sublime nasce proprio dalle reazioni provocate dalle manifestazioni più estreme e terribili della natura e dello stesso spirito umano (tempeste, silenzio, oscurità, vastità, infinità). L autore elenca le differenze tra bello e sublime: il primo è associato alle dimensioni ridotte, alla levigatezza, alla luminosità; il secondo alla grandiosità, alla ruvidezza, all oscurità. 490 Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in certo senso terribile, o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore, è una fonte del sublime; ossia è ciò che produce la più forte emozione che l animo sia capace di sentire. Dico l emozione più forte, perché sono convinto che le idee di dolore sono molto più forti di quelle che riguardano il piacere [ ]. Quando il pericolo o il dolore incalzano troppo da vicino, non sono in grado di offrire alcun diletto e sono soltanto terribili; ma considerati a una certa distanza, e con alcune modificazioni, possono essere e sono dilettevoli, come riscontriamo ogni giorno. Nel chiudere questa visione d insieme della bellezza sorge naturale l idea di paragonarla col sublime, e in questo paragone appare notevole il contrasto. Gli oggetti sublimi sono infatti vasti nelle loro dimensioni, e quelli belli al confronto sono piccoli; se la bellezza deve essere liscia e levigata, la grandiosità è ruvida e trascurata; la bellezza deve evitare la linea retta, ma deviare da essa insensibilmente; la grandiosità in molti casi ama la linea retta, e quando se ne allontana compie spesso una forte deviazione; la bellezza non deve essere oscura, la grandiosità deve essere tetra

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento