Il tesoro della letteratura - volume 2

Vittorio Alfieri 120 125 130 135 140 145 150 ostinato silenzio? Ancor son padre: scaccia il timor; qual ch ella sia tua fiamma, (pur ch io potessi vederti felice!) capace io son d ogni inaudito sforzo per te, se la mi sveli. Ho visto, e veggo tuttor, (misera figlia!) il generoso contrasto orribil, che ti strazia il core infra l amore, e il dover tuo. Già troppo festi, immolando al tuo dover te stessa: ma, più di te possente, Amor nol volle. La pass on puossi escusare; ha forza più assai di noi; ma il non svelarla al padre, che tel comanda, e ten scongiura, indegna d ogni scusa ti rende. mirra O Morte, Morte, cui tanto invoco, al mio dolor tu sorda sempre sarai? ciniro Deh! figlia, acqueta alquanto, l animo acqueta: se non vuoi sdegnato contra te più vedermi, io già nol sono più quasi omai; purché tu a me favelli. Parlami deh! come a fratello. Anch io conobbi amor per prova: il nome mirra Oh cielo! Amo, sì; poiché a dirtelo mi sforzi; io disperatamente amo, ed indarno. Ma, qual ne sia l oggetto, né tu mai, né persona il saprà: lo ignora ei stesso ed a me quasi io l niego. ciniro Ed io saperlo e deggio, e voglio. Né a te stessa cruda esser tu puoi, che a un tempo assai nol sii più ai genitori che ti adoran sola. Deh! parla; deh! Già, di crucciato padre, vedi ch io torno e supplice e piangente: morir non puoi, senza pur trarci in tomba. Qual ch ei sia colui ch ami, io l vo far tuo. Stolto orgoglio di re strappar non puote il vero amor di padre dal mio petto. Il tuo amor, la tua destra, il regno mio, 122-124 il generoso dover tuo: è uno dei conflitti tipici della tragedia classica: da una parte le passioni individuali, dall altra la legge, il dovere, la volontà degli dèi; in Mirra il conflitto è aggravato dalla natura inconfessabile della sua passione. 124-125 Già troppo te stessa: hai già fatto troppo, sacrificando te stessa al tuo senso del dovere. 127 puossi escusare: si può giustificare. 135 favelli: parli. 137 conobbi per prova: ho conosciuto l amore per esperienza diretta. 138 mi sforzi: mi costringi. 142 l niego: lo nego. 142-143 Ed io voglio: il polisindeto ren- de l imperiosa solennità dell affermazione paterna. 143-145 Né a te sola: non puoi essere crudele (cruda) con te stessa senza esserlo anche con i genitori, che amano te sola. 146 di crucciato padre: da padre severo. 148 morir in tomba: non puoi morire senza trascinare con te anche noi. 149 l vo : lo voglio. 152 la tua destra: la tua mano, il fatto di sposare te. 449

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento