Lo stile

Il Settecento in sintesi Altre fonti possono essere individuate nella produzione letteraria settecentesca, ricca di descrizioni, in stile rococò, del mondo galante, e nelle caricature del «damerino affet tato composte dallo scrittore veneziano Carlo Gozzi (17201806). Sul piano stilistico, un vago influsso virgiliano è riscontrabile nel modello del poe ma didascalico (quali erano le Georgiche). Parimenti nota a Parini è però anche la tradi zione del poema eroicomico: egli amava particolarmente il capolavoro del genere, La secchia rapita (1622) di Alessandro Tassoni (15651635). Lo stile La figura retorica fondamentale intorno a cui ruota la satira sociale di Parini è l antifrasi, ossia l uso di termini che rimandano al contrario di ciò che si vuol far intendere. Nell antifrasi si affinano le armi dell ironia e del sarcasmo e, a tratti, dell indignazione. Non mancano parentesi liriche, in cui il poeta si sveste dei panni del precettore e comunica il suo reale punto di vista. La scrittura è raffinata e classicheggiante: il tono è aulico, il periodare è fluido, ben reso dall uso dell endecasillabo sciolto. Accanto alle numerose risonanze classiche non mancano termini concreti del quotidiano e riferimenti alla modernità. I toni: ironia, sarcasmo, deprecazione, lirismo Per conseguire il suo intento sati rico, Parini ricorre a una pluralità di toni, da cui deriva la ricchezza espressiva dell opera. Si trovano in primo luogo l antifrasi e l ironia, che, permettendo di affermare il contra rio di quanto in realtà si intende esprimere, consentono al poeta di esaltare la vita one sta e i valori semplici attraverso la lente deformata della mentalità nobiliare. Ma nel te sto compare anche una forma di ironia più aspra, pungente ed esasperata: è il sarcasmo, che lascia intravedere più chiaramente il pensiero dell autore, sopraffatto dall amarezza e dall indignazione di fronte a costumi sociali che disapprova. Più rara, ma comunque presente, è la deprecazione, vale a dire l espressione diret ta di aperta critica nei confronti dei personaggi e dei loro comportamenti: in questo ca so il giudizio di condanna morale è esplicito e non mediato da particolari filtri retorici. In certi casi, infine, l ironia e la satira lasciano il posto a un intima ispirazione lirica. In questi passi, in cui la sua natura di poeta idealmente legato al popolo ha il sopravven to, Parini, deponendo la maschera del pedagogo, afferma il suo vero pensiero. Concretezza moderna e raffinatezza classicheggiante La tessitura formale dell opera è estremamente raffinata: l eccellenza dello stile pariniano è stata paragona ta a quella di Virgilio, tanto che Leopardi definirà Parini «Virgilio della moderna Italia . Il tono aulico, che all interno di un periodare ampio e latineggiante appare a prima vista uniforme, è però ravvivato dal contrasto con i termini concreti della vita quotidiana. Componenti alte e basse si alternano unendo echi classici e riferimenti al mondo moderno (con i neologismi propri della scienza e della tecnica del tempo), in un continuo alternarsi di scelte espressive che rendono il dettato particolarmente dinami co, tanto da fare di Parini un profondo innovatore della lingua poetica italiana. L endecasillabo sciolto La libertà espressiva del poeta si esprime anche, a livel lo metrico, nella scelta dell endecasillabo sciolto, che gli offre la possibilità di disporre senza vincoli la ricca materia narrativa. Quello di Parini è infatti un endecasillabo sciolto estremamente vario, tanto che Giosuè Carducci dirà che il poeta lombardo «seppe fargli prendere tutte quasi le pose dell esametro, seppe farlo nella tenuità sua limitata allunga re, allargare, snodare, fargli simulare il passo del gran verso antico . Tra le critiche mosse al capolavoro di Parini, c è l eccessiva uniformità e la minuziosità delle descrizioni, che, secondo alcuni, genererano monotonia. 404 Due critiche immotivate: monotonia Al Giorno sono state mosse anche alcune critiche. La minuziosità delle descrizioni, per esempio, genera secondo alcuni una monotonia di fondo. In effetti Il Mattino, con il protratto esame delle minute occupazio ni del giovin signore, può riuscire a tratti monocorde; Parini stesso mostra di esserne co sciente, come testimoniano le parti successive, in cui l impianto del poemetto didascalico evolve verso la forma del poemetto satirico ed eroicomico, in una specie di commedia la cui scena si allarga sempre più. Nel Mezzogiorno, alla figura del giovin signore si aggiun

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento