Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Settecento 70 75 80 85 90 95 100 Ma chi giammai potrìa guarir tua mente illusa, o trar per altra via te ostinato amator de la tua Musa? 69-72 Ma chi potrebbe mai guarire la tua mente idealista (illusa), o portare su un altra strada proprio te, testardo amante della tua ispirazione poetica (Musa)? Lasciala: o, pari a vile mima, il pudore insulti, dilettando scurrile i bassi genj dietro al fasto occulti . 73-76 Abbandonala: oppure, simile a una vile commediante (mima), essa oltraggi il pudore, solleticando in modo volgare (dilettando scurrile) le basse inclinazioni (bassi genj) nascoste dietro allo sfarzo (fasto) . Mia bile, al fin costretta, già troppo, dal profondo petto rompendo, getta impetuosa gli argini; e rispondo: 77-80 Alla fine la mia indignazione (bile), già troppo a lungo trattenuta (costretta), prorompendo dal mio animo (profondo petto), sfonda (getta) impetuosamente le barriere; e rispondo: «Chi sei tu, che sostenti a me questo vetusto pondo, e l animo tenti prostrarmi a terra? Umano sei, non giusto. 81-84 «Chi sei tu, che reggi il peso del mio vecchio corpo (questo vetusto pondo), e al tempo stesso tenti di far cadere a terra il mio spirito? Sei pietoso (umano), ma non giusto. Buon cittadino, al segno dove natura e i primi casi ordinàr, lo ingegno guida così, che lui la patria estimi. 85-88 Il buon cittadino rivolge (guida) la propria intelligenza (ingegno) nella direzione che gli hanno indicato (ordinàr) le doti naturali (natura) e le prime esperienze (casi) della vita, in modo che la patria lo stimi. Quando poi d età carco il bisogno lo stringe, chiede opportuno e parco con fronte liberal, che l alma pinge. 89-92 Quando poi, vecchio (d età carco), il bisogno lo opprime (stringe), chiede aiuto in maniera opportuna e discreta, con una dignità da uomo libero (con fronte liberal), che bene esprime il suo animo nobile (l alma pinge). E se i duri mortali a lui voltano il tergo, ei si fa, contro ai mali, della costanza sua scudo ed usbergo. 93-96 E se gli uomini insensibili (duri mortali) gli voltano le spalle (il tergo), egli fa della propria coerenza (costanza) uno scudo e una corazza (usbergo) contro le avversità (mali). Né si abbassa per duolo, né s alza per orgoglio . E ciò dicendo, solo lascio il mio appoggio; e bieco indi mi toglio. 97-100 Non si umilia (si abbassa) per il dolore, e non si insuperbisce (s alza) per l orgoglio . E dicendo ciò, abbandono (solo lascio) il passante cui mi ero appoggiato; e mi allontano sdegnato (bieco) da quel luogo. Così, grato ai soccorsi, ho il consiglio a dispetto; e privo di rimorsi, col dubitante piè torno al mio tetto. 101-104 Così, pur essendo grato per l aiuto (ai soccorsi), disprezzo (ho a dispetto) i consigli; e privo di rimorsi, torno alla mia casa (tetto) camminando incerto (col dubitante piè). 72 la tua Musa: l ispirazione morale e ci- vile della poesia pariniana. 76 i bassi genj occulti: la volgarità che 394 si nasconde, nei nobili e nei potenti, dietro all apparente raffinatezza.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento