Il tesoro della letteratura - volume 2

Finestra sul CONTEMPORANEO 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 concetta (mentre cerca in un cassetto qualcosa di personale: delle forcine, un pettine, un rocchetto di filo bianco) Ti sei svegliato spiritoso? 15 luca Non ti piglià collera Cuncé. Tu sei una donna di casa e sai fare tante cose. Per esempio, a frittata c a cipolla, come la fai tu non la sa fare nessuno. una pasticceria. Ma o ccafè non è cosa per te. 16 concetta (arrabbiata) E nun t o ppiglià tu a chi vuoi affliggere. luca Non lo sai fare e non lo vuoi fare, perché vuoi risparmiare. Col caffè non si risparmia. pure la qualità scadente: questa puzza e scarrafone.17 (posa la tazza sul comodino) Concetta fa freddo fuori? concetta (arrabbiatissima) Si Lucarié, fa freddo assai: fa freddo! Ma che si surdo? 18 luca Cuncè, ma che t avesse data na mazzata ncapa? 19 concetta Me l he addimandato già tre volte; fa freddo. luca Questo Natale si è presentato concetta Come comanda Iddio. Questo pure l avete detto. luca E questo pure l abbiamo detto (sbadiglia, si guarda intorno come per cercare qualche cosa che lo interessi, non sa nemmeno lui precisamente cosa. Poi realizza ad un tratto e come temendo una risposta spiacevole chiede allarmato) O Presepio addò stà20 o Presepio? concetta (esasperata) Là, là, nessuno te lo tocca. luca (ammirando il suo lavoro) Quest anno faccio il più bel presepio di tutti gli altri anni. Pastorella, o21 terzo piano, ha detto che lo fa pure lui il Presepio. Mi ha detto: facciamo la gara . Sta fresco lo voglio far rimanere a bocca aperta. Ho fatto pure i disegni, i progetti. Voglio fare una cosa nuova: sopra ci metto tutte casette novecento Concé, a colla l hai squagliata? concetta (sgarbata) Lucarié, io adesso mi sono alzata. Se mi date il permesso di vestirmi per andare a fare la spesa, bene, e se no ci sediamo e ci mettiamo agli ordini di Lucariello. (siede e incrocia le braccia). luca (aggressivo) Non l hai squagliata ancora? concetta No. 22 luca E io aieressera che te dicette? Domani mattina, appena ti svegli, prima di fare il caffè, squaglia la colla, perché se no non posso lavorare e il Presepio non è pronto per domani . concetta (si alza di scatto, prende il barattolo della colla e si avvia per la sinistra) Ecco pronto, andiamo a squagliare la colla, così stamattina mangiamo colla! Quando viene Natale è un castigo di Dio! (esce e si sente la sua voce che si allontana) Colla, pastori puzza e pittura! luca (gridando come per sopraffare gli apprezzamenti della moglie) Sei vecchia, ti sei fatta vecchia! (finalmente decide di alzarsi; scende dal letto, si avvicina alle sacre immagini sul comò, e facendo un piccolo inchino e sollevando lo sguardo mistico verso i santi, si fa il segno della croce; si avvicina poi alla sedia ai piedi del letto, prende i pantaloni lisi, e se li infila non senza difficoltà; poi torna verso il comodino, si mette in testa il berretto appeso alla testata del letto, tenta di bere il caffè, ma il cattivo sapore lo costringe a sputare il sorso; ancora tremante per il freddo, si rimbocca le maniche della camicia, sbadiglia e si avvia verso il lavabo; intona la stessa litania con cui Concetta ha svegliato lui, per svegliare il figlio Tommasino) Tummasì, Tummasì, scétate songh e nnove! (Tommasino non risponde) Io lo so che stai sveglio, è inutile che fai finta di dormire. (riempie la bacinella d acqua, si insapona le mani e di tanto in tanto si rivolge ancora a Tommasino) Tommasì, scétate songh e nnove. E questo vuoi fare! Vedete se è possibile; nu cetrulo luongo luongo23 che dorme fino a quest ora! Io, all età tua, alle sette e mezza saltavo dal letto come un grillo per accompagnare mio padre che andava a lavorare. Lo accompagnavo fino alla porta, ci baciavo la mano perché allora si baciava la mano al genitore poi me ne tornavo e mi coricavo un altra volta. (ora si insapona la faccia e si lava il viso abbondantemente. Non trova l asciugamani e fa sforzi incredibili perché i rivoli dell acqua non gli corrano per la schiena. Finalmente trova l asciugamani e si 15 Non ti piglià collera: non ti ar- rabbiare. 16 nun t o ppiglià: non te lo prendere. 17 e scarrafone: di scarafaggio. 18 ma ncapa: (ti comporti) come se ti avessi dato una bastonata in testa. 19 Me l he addimantato: me lo hai domandato. 20 addò stà: dove sta. 21 o: del. 22 aieressera che te dicette?: ieri sera che cosa ti dissi? 23 nu cetrulo luongo luongo: un cetriolo lungo lungo. 369

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento