Il tesoro della letteratura - volume 2

Goldoni & Eduardo De Filippo In casa Cupiello. Un letto matrimoniale e un altro più piccolo, per un solo posto. Comune1 in fondo a destra. Balcone a sinistra. Su di un tavolo, davanti al balcone, vi sarà un Presepe in fabbricazione, e tutto l occorrente necessario per realizzarlo: cartapesta, pennelli, sugheri e un recipiente di latta con la colla Cervione.2 Tra il balcone e il lettino a un posto vi sarà un piccolo paravento con davanti un treppiede di ferro con bacinella, ed un secchio smaltato bianco; sul paravento è appoggiato un asciugamani. A ridosso della parete di destra un comò con sopra santi e immagini religiose d ogni specie con davanti candele e lumini spenti. Sono le nove del mattino del 23 dicembre. Luca dorme nel letto matrimoniale; il posto della moglie Concetta, è in disordine come se la donna l avesse lasciato da poco. Nel lettino piccolo dorme Tommasino (detto Nennillo). 5 10 15 20 1 Comune: la porta che conduce all esterno. 2 colla Cervione: colla per legno utilizzata dai falegnami. Consisteva in una gelatina ottenuta facendo bollire i brandelli di carne attaccati alla pelle degli animali appena scuoiati. 3 scétate: svegliati. 4 songh e nnove: sono le nove. 5 sei privo letto: non fai in tempo ad andare a letto. 6 pigliare calimma: scaldarmi. La calimma è il torpore che si prova a letto. 7 pedalini e lana: calzini di lana. 8 te ricuorde: ti ricordi. 9 ca diciste: che dicesti. 10 aggi avuto: ho avuto. 11 Sto ccà: sono qui. 12 mbrugliata: imbrogliata, ingannata. 13 Co tutti i sentimenti: molto bene, come impegnandosi a fondo. 14 lasco: lungo, acquoso. 368 25 30 35 40 concetta (entra dalla destra con passo cauto; indossa una sottana di cotone bianco e ha sulle spalle uno scialletto di lana; ai piedi un paio di pantofole realizzate con un vecchio paio di scarpe del marito. Reca in mano una fumante tazza di caffè, e nell altra una brocca d acqua. Mezzo assonnata si avvicina al comò, posa la tazza, poi va a mettere la brocca accanto al lavabo; va al balcone ed apre le imposte; torna al comò, prende la tazza e l appoggia sul comodino. Con tono di voce monotono, abitudinario, cerca di svegliare il marito) Lucarié, Lucarié scétate3 songh e nnove!4 (dopo una piccola pausa torna alla carica) Lucarié, Lucarié scétate songh e nnove. (Luca grugnisce e si rigira su se stesso, riprendendo sonno. La moglie insiste) Lucarié, Lucarié scétate songh e nnove. luca (svegliandosi di soprassalto) Ah! (farfuglia) songh e nnove. concetta Pigliate o ccafè. (Luca, pigro e insonnolito, fa un gesto come per prendere la tazza, ma il sonno lo vince di nuovo. Imperterrita, Concetta riprende il lamentoso ritornello, con un tono un un po più forte, mentre comincia a vestirsi davanti al comò) Lucarié, Lucarié scétate songh e nnove! luca (si siede in mezzo al letto e si toglie dalla testa, uno alla volta, due scialletti di lana e una sciarpa; poi guarda di sbieco la moglie) Ah songh e nnove? Già si sono fatte le nove! La sera sei privo di andare a letto5 che subito si fanno le nove del giorno appresso. Cuncé, fa freddo fuori? concetta Hai voglia! Si gela. 6 luca Io me ne so accorto, stanotte. Non potevo pigliare calimma . Due maglie di 7 8 lana, sciarpa, scialle i pedalini e lana te ricuorde, Cuncé, i pedalini e lana che compraste tu, ca diciste:9 Sono di lana pura, aggi avuto10 n occasione te ricuorde Cuncé? (Concetta continua a vestirsi senza raccogliere l insinuazione del marito. Luca prende gli occhiali dal comodino e si mette a pulirli meticolosamente) Cuncé, te ne sei andata? 11 concetta (infastidita) Sto ccà, Lucarié, sto ccà. luca E rispondi, dai segni di vita. concetta Parla, parla: ti sento. luca E pedalini ca compraste tu, che dicesti: Sono di lana pura Cuncé, quella non è lana, t hanno mbrugliata.12 Tengo i piedi gelati. E poi, la lana pura quando si lava si restringe questi più si lavano più si allargano, si allungano so addiventate ddoje bandiere. O ccafè Cuncé. concetta Sta sopra al comodino. luca Ah, già. (prende la tazza dopo aver inforcato gli occhiali. Sbadiglia) Cuncé, fa freddo fuori? concetta Si, Lucarié, fa freddo. (spazientita) Fa freddo! E basta. luca Eh questo Natale si è presentato come comanda Iddio. Co tutti i sentimenti13 si è presentato. (beve un sorso di caffè, e subito lo sputa) Che bella schifezza che hai fatto, Cuncé! concetta (risentita) E già, mo le facévemo a cioccolata! (alludendo al caffè) nu poco lasco14 ma è tutto cafè. luca Ma perché vuoi dare la colpa al caffè, che in questa tazza non c è mai stato?

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento