Il tesoro della letteratura - volume 2

Carlo Goldoni Ma ciò non limita l acutezza satirica dello sguardo di Goldoni, che dà prova di grande maestria nel raccontare i preparativi per la partenza, fra dubbi, litigi, intralci, ripicche. Le ambizioni borghesi e il buon senso popolare Vittoria, sorella di Leonardo, sta finalmente per ricevere il suo abito all ultima moda francese, ordinato a un sarto che ha avuto il cattivo gusto (l impertinenza, r. 16) di chiederle di pagare. Il suo temperamento è brioso e superficiale: ossessionata dalla reputazione e da ciò che pensa la gente, non ha alcuno spirito pratico. Addirittura, spera di saldare il conto con i soldi che conta di vincere giocando d azzardo in villeggiatura. Paolo, servitore del fratello, cerca di farla ragionare, ma non c è verso: giocare senza poste in danaro non la appassiona, anche perché teme che qualcuno possa pensare che sia in difficoltà economiche (è necessario che io giochi, per non far dire di me la conversazione, rr. 38-39). Di fronte a un simile rischio, giunge al paradosso di chiedere dei soldi in prestito al servitore, che rifiuta, essendo al verde e in arretrato di stipendio. Invano il cameriere, da buon rappresentante di un popolo parsimonioso e perciò attento all economia domestica, si affanna a consigliarla, certo non di lavorare, ma almeno di ridurre le spese, lasciando perdere i costosi capricci della moda. La sua è la voce del buonsenso, che resta inascoltata. In ristrettezze grandissime Per aprire gli occhi a Vittoria, Paolo le dice senza mezzi termini che il fratello si trova in ristrettezze grandissime (r. 52), e non è più in grado di far fronte a esborsi gravosi. La donna ribatte evocando le ricchezze della campagna, come il grano e l uva: la moda della villeggiatura nacque in effetti dall usanza dei nobili di trascorrere la fine dell estate nelle proprie tenute, per sorvegliare i lavori agricoli, dai quali dipendeva la loro ricchezza. Vittoria però non si rende conto che i tempi dell abbondanza sono finiti, e di grano le precisa duramente il servitore non ci sarà nemmeno il bisogno per fare il pane che occorre (r. 55). Parole al vento per chi non può fare a meno di mantenere ed esibire un tenore di vita elevato. Di rinunciare alla villeggiatura, la frivola Vittoria non si sogna neppure. una spesa inutile, ma necessaria per tacitare le male lingue, in una società nella quale conta innanzitutto apparire e che Goldoni ritrae nella sua frivola e sciocca mondanità. Lo incita dunque a riempire il baule con quanto necessario a una permanenza in campagna che dovrà essere da par nostro, grandiosa secondo il solito, e colla solita proprietà (rr. 73-74). L esito della vicenda Nel prosieguo della commedia, Leonardo annuncia alla sorella che la partenza per la villeggiatura è rimandata. Vittoria è disperata ma comprende che c è qualcosa sotto. In effetti il fratello ha scoperto che Guglielmo, suo rivale nell amore per Giacinta, partirà in carrozza insieme a loro, e non lo può accettare in alcun modo. Le cose precipitano, e il rischio di un duello fra i due pretendenti si fa concreto. Ma gli equivoci saranno presto chiariti, anche grazie all intervento provvidenziale di un mediatore: il matrimonio tra Leonardo e Giacinta si farà. E quel che più conta anche la vacanza tanto attesa. Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Dove si svolge la scena? 2 Che cosa stanno facendo Vittoria e Paolo? 3 Perché Vittoria si lamenta del sarto? 4 Per quali motivi Vittoria in villeggiatura gioca spesso? ANALIZZARE 5 Individua nel testo tutte le frasi pronunciate da Vittoria che dimostrino quanto sia interessata soprattutto a far bella figura in società. 6 Nelle battute relative al gioco d azzardo scambiate tra Vittoria e Paolo quali figure di ripetizione sono presenti? Che funzione hanno? 323

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento