Il tesoro della letteratura - volume 2

Carlo Goldoni 85 90 95 100 conte (Che dite di quella prontezza di spirito?). (al Cavaliere) cavaliere (Bella prontezza! Ve li mangia,31 e non vi ringrazia nemmeno). (al Conte) marchese Veramente, signor Conte, vi siete acquistato gran merito. Regalare una donna32 in pubblico, per vanità! Mirandolina, vi ho da parlare a quattr occhi, fra voi e me: son cavaliere. mirandolina (Che arsura! Non gliene cascano).33 (da sé) Se altro non mi comandano, io me n anderò. cavaliere Ehi! padrona. La biancheria che mi avete dato, non mi gusta.34 Se non ne avete di meglio, mi provvederò.35 (con disprezzo) mirandolina Signore, ve ne sarà di meglio. Sarà servita, ma mi pare che la potrebbe chiedere con un poco di gentilezza. cavaliere Dove spendo il mio denaro, non ho bisogno di far complimenti. conte Compatitelo. Egli è nemico capitale36 delle donne. (a Mirandolina) cavaliere Eh, che non ho bisogno d essere da lei compatito. mirandolina Povere donne! che cosa le hanno fatto? Perché così crudele con noi, signor Cavaliere? cavaliere Basta così. Con me non vi prendete maggior confidenza. Cambiatemi la biancheria. La manderò a prender pel37 servitore. Amici, vi sono schiavo.38 (parte) Scena sesta Il Marchese, il Conte e Mirandolina. 105 110 115 mirandolina Che uomo salvatico!39 Non ho veduto il compagno.40 conte Cara Mirandolina, tutti non conoscono il vostro merito. mirandolina In verità, son cosi stomacata del suo mal procedere, che or ora lo licenzio41 a dirittura. marchese Sì; e se non vuol andarsene, ditelo a me, che lo farò partire immediatamente. Fate pur uso della mia protezione. conte E per il denaro che aveste a perdere, io supplirò e pagherò tutto. (Sentite, mandate via anche il Marchese, che pagherò io). (piano a Mirandolina) mirandolina Grazie, signori miei, grazie. Ho tanto spirito42 che basta, per dire ad un forestiere ch io non lo voglio, e circa all utile,43 la mia locanda non ha mai camere in ozio. [ ] Scena nona Mirandolina, sola. mirandolina Uh, che mai ha detto! L eccellentissimo signor Marchese Arsura mi sposerebbe?44 Eppure, se mi volesse sposare, vi sarebbe una piccola difficoltà. Io 31 Ve li mangia: ve li sottrae. 32 Regalare una donna: fare regali a una donna. L uso transitivo di regalare è tipico del dialetto veneziano e riproduce la costruzione latina del verbo donare. 33 Che arsura cascano: che spilorceria! Non gliene scappano (di soldi dalle tasche). 34 non mi gusta: non mi piace. 35 mi provvederò: provvederò da solo (magari andando altrove). 36 capitale: acerrimo. 37 pel: dal. 38 vi sono schiavo: vi riverisco. una for- mula veneta di cortesia e di saluto (da cui deriva il vocabolo moderno ciao ). 39 salvatico: scontroso. 40 Non ho veduto il compagno: non ho mai conosciuto nessuno come lui. 41 lo licenzio: lo mando via (dalla locanda). 42 spirito: coraggio. 43 circa all utile: quanto al guadagno. 44 L eccellentissimo mi sposerebbe?: Ar- sura è il nome ironico con cui Mirandolina ha ribattezzato il Marchese di Forlipopoli; nella scena precedente egli ha maledetto la propria mancanza di denaro, che gli impedisce di chiedere in moglie la locandiera. 315

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento