Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Settecento 120 125 130 135 non lo vorrei. Mi piace l arrosto, e del fumo non so che farne. Se avessi sposati tutti quelli che hanno detto volermi, oh, avrei pure tanti mariti! Quanti arrivano a questa locanda, tutti di me s innamorano, tutti mi fanno i cascamorti; e tanti e tanti mi esibiscono45 di sposarmi a dirittura. E questo signor Cavaliere, rustico46 come un orso, mi tratta sì bruscamente? Questi è il primo forestiere capitato alla mia locanda, il quale non abbia avuto piacere di trattare con me. Non dico che tutti in un salto47 s abbiano a innamorare: ma disprezzarmi così? è una cosa che mi muove la bile48 terribilmente. nemico delle donne? Non le può vedere? Povero pazzo! Non avrà ancora trovato quella che sappia fare. Ma la troverà. La troverà. E chi sa che non l abbia trovata? Con questi per l appunto mi ci metto di picca.49 Quei che mi corrono dietro, presto presto mi annoiano. La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita,50 vagheggiata,51 adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà. Tratto con tutti, ma non m innamoro mai di nessuno. Voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati;52 e voglio usar tutta l arte per vincere, abbattere e conquassare53 quei cuori barbari54 e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura. [La locandiera ha messo in atto il suo piano di seduzione per far innamorare il Cavaliere di Ripafratta, fingendo di approvare la sua avversione per le donne, dimostrando fastidio per le lusinghe del Conte e del Marchese e assumendo un atteggiamento di complicità con l ospite, al quale dedica attenzioni particolari (come la biancheria preziosa o gli intingoli da lei stessa cucinati esclusivamente per lui). In seguito all arrivo alla locanda di due attrici, Ortensia e Dejanira, che si fingono nobildonne ma vengono ben presto smascherate da Mirandolina, si innesca una sorta di giocosa competizione fra le tre donne per la conquista del Cavaliere misogino. Sarà la locandiera, però, a prevalere]. ATTO II, scena sedicesima Il Cavaliere, solo. 140 cavaliere Tutti sono invaghiti di Mirandolina. Non è maraviglia, se ancor io principiava a sentirmi accendere.55 Ma anderò via; supererò questa incognita56 forza Che vedo? Mirandolina? Che vuole da me? Ha un foglio in mano. Mi porterà il conto. Che cosa ho da fare? Convien soffrire57 quest ultimo assalto. Già da qui a due ore io parto. 45 mi esibiscono: mi propongono. 46 rustico: sgarbato, villano. 47 in un salto: di colpo, subito (è un e- 50 servita: corteggiata. 51 vagheggiata: desiderata. 52 tante caricature spasimati: tanti in- spressione popolare). 48 mi muove la bile: mi fa arrabbiare. 49 di picca: di puntiglio (dal francese pique). namorati che si rendono ridicoli spasimando (per me). 53 conquassare: sconvolgere. 54 barbari: rozzi. 316 55 ancor accendere: anch io iniziavo a innamorarmi. 56 incognita: sconosciuta. 57 soffrire: sopportare.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento