Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Settecento 50 55 cavaliere Ci ho pensato più volte, ma quando considero che per aver figliuoli mi converrebbe soffrire20 una donna, mi passa subito la volontà.21 conte Che volete voi fare delle vostre ricchezze? cavaliere Godermi quel poco che ho con i miei amici. marchese Bravo, Cavaliere, bravo; ci goderemo. conte E alle donne non volete dar nulla? cavaliere Niente affatto. A me non ne mangiano22 sicuramente. conte Ecco la nostra padrona. Guardatela, se non è adorabile. cavaliere Oh la bella cosa! Per me stimo più di lei quattro volte un bravo cane da caccia. marchese Se non la stimate voi, la stimo io. cavaliere Ve la lascio, se23 fosse più bella di Venere. Scena quinta Mirandolina e detti. 60 65 70 75 80 mirandolina M inchino a questi cavalieri. Chi mi domanda24 di lor signori? marchese Io vi domando, ma non qui. mirandolina Dove mi vuole, Eccellenza? marchese Nella mia camera. mirandolina Nella sua camera? Se ha bisogno di qualche cosa verrà il cameriere a servirla. marchese (Che dite di quel contegno?). (al Cavaliere) cavaliere (Quello che voi chiamate contegno, io lo chiamerei temerità,25 impertinenza). (al Marchese) conte Cara Mirandolina, io vi parlerò in pubblico, non vi darò l incomodo di venire nella mia camera. Osservate questi orecchini. Vi piacciono? mirandolina Belli. conte Sono diamanti, sapete? mirandolina Oh, li conosco. Me ne intendo anch io dei diamanti. conte E sono al vostro comando.26 cavaliere (Caro amico, voi li buttate via). (piano al Conte) mirandolina Perché mi vuol ella donare quegli orecchini? marchese Veramente sarebbe un gran regalo! Ella ne ha de più belli al doppio.27 conte Questi sono legati alla moda.28 Vi prego riceverli per amor mio. cavaliere (Oh che pazzo!). (da sé) mirandolina No, davvero, signore conte Se non li prendete, mi disgustate.29 mirandolina Non so che dire mi preme tenermi amici gli avventori della mia locanda. Per non disgustare il signor Conte, li prenderò. cavaliere (Oh che forca!).30 (da sé) 20 mi converrebbe soffrire: sarei costret- to a sopportare. 21 la volontà: la voglia. 22 A me non ne mangiano: non me ne spillano (di denaro). 23 se: anche se. 24 domanda: desidera. 314 25 temerità: temerarietà. 26 al vostro comando: a vostra disposi- zione. 27 ne ha al doppio: ne possiede di doppiamente belli. Dalla battuta si capisce che gli orecchini donati dal Conte sono di scarso valore. 28 sono legati alla moda: sono incasto- nati secondo la moda. 29 mi disgustate: mi offendete. 30 che forca!: che furba! Si tratta di un espressione popolare di uso toscano.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento