Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Seicento in sintesi In questa tragedia l elemento soprannaturale (le profezie delle streghe) gioca un ruolo importante, perché rappresenta il motore della follia omicida di Macbeth. Lady Macbeth, nel sonno, ripete ossessivamente il gesto di lavarsi le mani, compiuto per eliminare il sangue dopo l assassinio del re, di cui aveva nascosto le tracce. Subito dopo muore, e Macbeth, raggiunto dalla notizia, commenta la sua morte con alcuni tra i più famosi versi della tragedia: «Spegniti, spegniti breve candela! / la vita non è che un ombra che cammina; un povero attore / che si pavoneggia e si agita per la sua ora sulla scena / e del quale poi non si ode più nulla: è una storia / raccontata da un idiota, piena di rumore e furore / che non significa nulla . Il barone ribelle Macduff e il figlio del vecchio re Duncan muovono con il loro esercito contro Macbeth. Per nascondere la moltitudine dei soldati, li occultano dietro i rami tagliati dalla foresta di Birnam: sembra così che il bosco stesso avanzi, come avevano profetizzato le streghe. Ormai sconfitto, Macbeth viene ucciso dallo stesso Macduff, non prima di aver appreso che questi era stato «strappato dal ventre di sua madre prima di nascere (e che quindi non era propriamente nato da una donna). Violenza e soprannaturale Il protagonista si contraddistingue in primo luogo per la sua violenza omicida, progressivamente più spietata, che ben si inserisce nella struttura circolare che caratterizza i drammi storici shakespeariani: la vicenda si apre con la cruenta ascesa del protagonista al trono e si chiude con un epilogo altrettanto violento e un nuovo re in ascesa. A caratterizzare Macbeth, in secondo luogo, è l incontro con il soprannaturale: le ambigue profezie delle streghe rappresentano per il protagonista, più che l incarnazione di un fato inesorabile, il pretesto per l inizio della sua parabola omicida. { Re Lear T3 In Re Lear si intrecciano due vicende. Nella principale Lear, re di Britannia, si lascia morire, solo e disperato, dopo la morte della figlia più giovane, l unica che provava un sincero amore filiale. Le due maggiori, alle quali aveva lasciato il regno, mostrano solamente falsità e sete di potere. La tragedia del tradimento Scritto in versi e in prosa nel 1605-1606 e messo in scena per la prima volta nel 1606, Re Lear presenta due vicende parallele, simili nelle linee generali: la prima, la principale, è incentrata sulla storia di Lear, re di Britannia, e delle sue tre figlie; la seconda sul conte di Gloucester e dei suoi due figli maschi. I due anziani padri commettono lo stesso errore: Lear divide il regno tra le due figlie maggiori, Goneril e Regan, fidandosi delle loro false dichiarazioni di amore filiale, mentre la minore, la sua prediletta Cordelia, l unica davvero sincera nell affetto verso di lui, è allontanata in seguito al rifiuto di gareggiare con le sorelle nell adulazione verso il padre; analogamente, Gloucester si fa ingannare dal figlio Edmund, perfido e mentitore, preferendolo all onesto e fedele Edgar. Entrambi i personaggi, in questo modo, corrono verso la propria rovina. Quando Lear si accorge della falsità delle due figlie maggiori, che lo hanno circuito con ipocrite esibizioni di affetto solo per accaparrarsi il suo potere, il regno è ormai diviso a metà, ed esse non mantengono fede alla promessa di ospitare il padre, a turno, con la sua scorta. Ridotto a vagabondare senza una dimora, Lear, riparato durante una tempesta in una capanna abbandonata, perde il senno per la disperazione provata di fronte alla crudeltà e all ingratitudine del mondo. Nell infuriare della tempesta, con re Lear c è anche il conte di Gloucester, che si trova in una simile situazione di rovina. Nella sventura, i due vecchi si ritrovano accanto i figli fedeli, che non serbano loro rancore per le in- Louis Boulangere, Re Lear e il giullare durante la tempesta, 1836. Parigi, Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris. 156

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento