Ad alta quota - volume 3

PBL – Il clima è cambiato: che cosa si può fare?

Il cambiamento climatico è una delle sfide più grandi della nostra epoca e il suo impatto negativo compromette le capacità degli Stati di attuare uno sviluppo sostenibile. L’aumento della temperatura globale, l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e altre conseguenze del cambiamento climatico stanno mettendo seriamente a repentaglio le zone costiere e i paesi al di sotto del livello del mare, compresi molti Paesi meno sviluppati e piccoli Stati insulari in via di sviluppo. La sopravvivenza di molte società e dei sistemi di supporto biologico del pianeta è a rischio.


Onu, Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

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La sfida

Le conseguenze del cambiamento climatico (scioglimento dei ghiacci, fenomeni meteorologici estremi, rischi per le specie selvatiche, progressiva carenza di risorse idriche ecc.) stanno mettendo a dura prova il nostro pianeta, ma ancora non sono state trovate soluzioni adeguate per far fronte al problema.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha elaborato e diffuso l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, «un programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità» sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Sono stati individuati 17 obiettivi e 169 traguardi che gli Stati aderenti si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.

In particolare, l’obiettivo n. 13 (Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico) ha tra i suoi traguardi il seguente:

«Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva».


Cosa si può concretamente fare per raggiungere questo traguardo?

Dopo avere fatto ricerche ed esserti informato sull’argomento, lavora in gruppo a una presentazione per illustrare le vostre proposte durante una tavola rotonda con la classe.

Informarsi

Il rapporto dell’Onu sui cambiamenti climatici riporta alcune considerazioni che possono essere riassunte nei seguenti punti:

  • il riscaldamento globale e l’influenza delle attività umane sul clima sono un dato di fatto;
  • dagli anni Cinquanta del XX secolo a oggi i cambiamenti climatici osservati sono senza precedenti;
  • gli anni tra il 1983 e il 2012 sono stati con ogni probabilità gli anni più caldi degli ultimi 1400 anni;
  • gli effetti del riscaldamento globale sono già visibili in tutto il Pianeta;
  • senza un’azione coordinata per ridurre le emissioni di CO2, nei prossimi decenni le temperature aumenteranno ed entro la fine del XXI secolo potrebbero essere di cinque gradi superiori ai livelli pre-industriali;
  • l’unica strada per contrastare il riscaldamento globale potrebbe essere quella di ridurre a zero le emissioni entro il 2100.

Prova ad approfondire l’argomento con le informazioni che trovi all’interno dei volumi “Ad alta quota”, su quotidiani, libri, riviste e tramite ricerche online. Ti suggeriamo in particolare due siti:

  • #clima2014, un portale in cui puoi trovare tantissime risorse per comprendere il tema dei cambiamenti climatici: www.clima2014.it;
  • il sito del WWF, che può aiutarti a riflettere sull’impatto che i cambiamenti del clima hanno sull’intero ecosistema: www.wwf.it/il_pianeta/cambiamenti_climatici.

Qui sotto trovi una tabella che può aiutarti a valutare l’attendibilità dei siti web che consulterai.


COME RICONOSCERE SE UN SITO WEB È ATTENDIBILE?
  Non è credibile Abbastanza credibile Fortemente credibile
Autore I nomi degli autori sono incompleti o inesistenti. È impossibile cercare e verificare le loro esperienze e credenziali. Gli autori sono molti, ma è difficile verificare la loro esperienza giornalistica e le loro credenziali. Il nome completo dell’autore è ricercabile e le sue credenziali sono verificabili.
Data Non è presente la data di pubblicazione. Viene fornita la data di pubblicazione, ma non è aggiornata. La data di pubblicazione è recente e aggiornata.
Citazioni e collegamenti I collegamenti forniti portano a fonti discutibili. Lo scopo è ottenere traffico web per aumentare i ricavi pubblicitari. Una buona informazione aggiornata e affidabile non è la priorità. I collegamenti forniti portano a informazioni per supportare la tesi dell’articolo, non necessariamente alla fonte primaria. Le citazioni e i collegamenti portano a fonti primarie o attendibili.
Editore L’editore ha una dubbia credibilità e non si assume la responsabilità dei contenuti. L’editore risulta credibile, ma non necessariamente responsabile del contenuto. L’editore è visibile e ricercabile. Risulta credibile e responsabile del contenuto.

Fonte: https://globaldigitalcitizen.org Traduzione: Daniela Di Donato

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Collaborare

Dividetevi in gruppi. Sarà necessario lavorare tutti insieme e ragionare su come raggiungere concretamente il traguardo posto dall’obiettivo 13. Il gruppo dovrà inoltre preparare una presentazione per illustrare, durante una tavola rotonda sul tema, le soluzioni individuate.

Prima occorre però dividersi i compiti e stabilire i ruoli. Ecco qualche suggerimento:

  • ricercatore: sarà il responsabile della fase iniziale della ricerca. Raccoglierà le prime informazioni e i documenti utili sul tema, per poi condividerli col gruppo;
  • curatore: dovrà realizzare una presentazione (con uno strumento a scelta, per esempio Prezi, PowerPoint o anche creando un video), curandone la struttura, il testo e la grafica. Sarà necessaria molta attenzione nella scelta delle immagini, nell’organizzazione dei contenuti, nella citazione delle fonti bibliografiche e sitografiche consultate durante la ricerca. Dovrà essere chiaro quali siano le proposte concrete del gruppo e qual è la risposta al traguardo dell’obiettivo 13;
  • relatore: dovrà parlare in pubblico durante la tavola rotonda e convincere i presenti della fondatezza delle soluzioni individuate dal gruppo;
  • climatic trainer: avrà il compito di verificare che ciascuno svolga il suo compito, dovrà controllare e monitorare il “clima” del gruppo, favorendo collaborazione e confronto tra tutti, nonché pari opportunità di partecipazione.

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Comunicare

Alla conferenza sul clima di Parigi (COP21) del dicembre 2015, 195 Paesi hanno adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale. Riunirsi per parlare e discutere può essere molto utile per sensibilizzare su determinati temi, in particolare se riguardano l’interesse di tutti.

  • Organizzate una tavola rotonda a cui invitare gli altri studenti e il docente: sarà l’occasione per comunicare le soluzioni individuate dal vostro gruppo.
    Il giorno del dibattito, accanto ai relatori, saranno necessari anche uno o due moderatori che aiuteranno a condurre la discussione.
    Dopo la presentazione, ricordatevi di verificare che le vostre informazioni siano state recepite correttamente e che tutti si siano sentiti partecipi all’evento.
  • Perché non sottoporre tutti a un piccolo test finale? Preparate prima dell’incontro un quiz online da somministrare al pubblico prima che lasci l’aula. Potete impostarlo con l’aiuto di strumenti online (per esempio Kahoot: https://create.kahoot.it/) oppure lasciare un piccolo foglio con tre domande da proporre a chi è intervenuto al dibattito. Sarà utile per verificare di aver raggiunto l’obiettivo di sensibilizzare e informare sul tema.

Competenze in azione

In questo percorso:

  • hai imparato a fare ricerche, selezionando documenti e fonti affidabili;
  • hai riflettuto su come le attività umane influenzino il clima e su come è possibile arginare le ripercussioni sull’ambiente;
  • hai collaborato coi compagni per elaborare proposte e preparare una presentazione multimediale da presentare in pubblico;
  • hai comunicato, motivandole, le tue idee di fronte al docente agli altri studenti;
  • hai monitorato l’efficacia della risposta a una domanda che nasce da un problema autentico.

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