I climi della Terra
CONOSCO E LOCALIZZO
I climi della Terra
IL MOTO DI ROTAZIONE
IL MOTO DI RIVOLUZIONE
Solstizi ed equinozi
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Geo SCIENZE
Il Sole di mezzanotte
Poiché l’asse terrestre, ovvero il perno immaginario attorno a cui ruota la Terra, non è perpendicolare al piano dell’orbita percorsa attorno al Sole, nei diversi periodi dell’anno la durata del dì e della notte può variare molto, a seconda della latitudine. Per esempio, durante l’estate nelle regioni polari il Sole non scende praticamente mai sotto la linea dell’orizzonte: è il cosiddetto Sole di mezzanotte (nella foto), un fenomeno affascinante cui fa da contraltare la lunga notte polare, quando per sette-otto settimane il Sole non sorge affatto, lasciando intere regioni in balia di una desolata e fredda oscurità.
LA LATITUDINE E IL CLIMA
Altri fattori del clima
Oltre alla latitudine, numerosi altri fattori concorrono a produrre le variazioni climatiche.
L’altitudine influenza soprattutto la temperatura, che diminuisce salendo dal livello del mare a quote più alte.
La continentalità influisce sull’umidità dell’aria che decresce, in progressione, spostandosi dalle coste verso le aree continentali.
La circolazione atmosferica, cioè il movimento di masse d’aria nell’atmosfera, contribuisce a determinare la frequenza e la stagionalità delle precipitazioni.
Le correnti marine fanno sentire il loro influsso sulle aree costiere, come nel caso della Corrente del Golfo che mitiga il clima di gran parte dell’Europa del Nord.
LE CINQUE GRANDI FASCE CLIMATICHE
Gli studiosi hanno diviso la superficie della Terra in cinque fasce o zone caratterizzate da differenze di latitudine e clima. All’estremo Nord e all’estremo Sud, tra i Poli e i rispettivi Circoli Polari, si estendono la fascia artica e quella antartica, caratterizzate da un gelo quasi perenne.
A cavallo dell’Equatore, fra il Tropico del Cancro a nord e il Tropico del Capricorno a sud, si trova la fascia equatoriale o torrida, con temperature elevate. Tra i Circoli Polari e i Tropici si estendono, infine, le due fasce temperate (zona temperata boreale a nord, zona temperata australe a sud), con temperature medie. La distribuzione dei climi sulla Terra è assai più complessa della rappresentazione per fasce climatiche, che non tiene conto delle variazioni dovute alle differenze di altitudine, alla vicinanza degli oceani o alla circolazione atmosferica. Oltre a esse esistono pertanto diversi gruppi di climi: nella carta delle zone climatiche, realizzata dal geografo e climatologo russo Wladimir Köppen, che puoi osservare a p. 15 dell’Atlante, ciascun clima viene definito in base a valori prestabiliti di temperatura e di precipitazioni, calcolati conformemente alle medie annue o di singoli mesi.
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Il clima tropicale
È caratterizzato da temperature elevate e piogge in genere abbondanti, che si riscontrano nella maggior parte dei Paesi equatoriali e tropicali. Il clima equatoriale della foresta è tipico di una stretta fascia che va dal Nord dell’America Meridionale all’Africa, e al Sud-Est asiatico: presenta una piovosità abbondante e distribuita lungo tutti i mesi dell’anno, che favorisce la crescita di una vegetazione rigogliosa come quella della foresta pluviale.
Il clima della savana presenta invece una o due brevi stagioni umide, in cui si concentrano le piogge, e una torrida e arida; in alcune regioni il clima è detto “monsonico” perché dominato dai monsoni, venti periodici che danno origine ogni anno a una sola stagione delle piogge. L’intensità e la quantità delle precipitazioni provocano allagamenti in città e nelle campagne, con conseguenze a volte drammatiche.
Il clima arido
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Il clima temperato
È presente alle medie latitudini, nelle zone comprese tra il 30° e il 50° parallelo di entrambi gli emisferi, ed è caratterizzato da precipitazioni moderate, inverni non troppo rigidi ed estati miti. Vi rientra tuttavia un’ampia serie di sottotipi, in cui le variazioni del clima sono soggette a diversi fattori, come per esempio la prossimità all’oceano, il tipo di vegetazione, l’influenza umana.
Appartengono al clima temperato, per esempio, il clima mediterraneo tipico dell’Italia, dell’Europa Meridionale e in genere dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde, precipitazioni scarse e concentrate; il clima oceanico, con precipitazioni abbondanti tutto l’anno e debole escursione termica, che si ha nel Nord-Ovest degli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia e in Nuova Zelanda nell’emisfero australe; il clima con inverno secco che si incontra in particolare in alcune regioni dell’America Meridionale, dell’Africa Meridionale e dell’Asia Meridionale e Orientale.
Il clima freddo o boreale
È caratterizzato da basse temperature, lunghi e rigidi inverni. Abbraccia un’ampia fascia dell’emisfero boreale, dalla Siberia (Asia) al Canada (America Settentrionale). A determinare condizioni invernali estreme è la presenza di anticicloni, zone di alta pressione circondate da un’area a pressione minore.
Il clima polare o nivale
È caratterizzato da temperature molto fredde, sempre inferiori allo zero, con precipitazioni più o meno abbondanti in prevalenza di carattere nevoso.
Fra i suoi sottotipi troviamo il clima della tundra, caratteristico delle aree che si trovano a ridosso dei Circoli Polari, e il clima dei ghiacci, proprio della zona intorno ai due Poli ma anche delle zone di alta montagna.
GUIDA ALLO STUDIO
Geo CONCETTI CHIAVE
1 Che cos’è e che cosa determina il moto di rotazione?
2 Che cos’è e che cosa determina il moto di rivoluzione?
3 Quali sono i fattori che concorrono a determinare le variazioni del clima?
4 In quali e quante fasce climatiche gli studiosi hanno diviso la superficie della Terra?
Geo WORDS
Rotazione / Motion of rotation • Rivoluzione / Motion of revolution • Solstizio / Solstice • Equinozio / Equinox • Clima / Climate
Ad alta quota - volume 3
Il mondo