Ad alta quota - volume 1

I CARATTERI GEOGRAFICI CONDIZIONANO L AGRICOLTURA Nel nostro continente esistono da sempre condizioni naturali favorevoli alle attività agricole, come la presenza di pianure, il clima generalmente mite, i suoli fertili e produttivi, alle quali si è aggiunto l intervento dell uomo: arature in profondità, bonifiche del terreno, opere di irrigazione e canalizzazione ecc. Queste caratteristiche, tuttavia, non sono ugualmente distribuite in tutta l Europa, come si può notare osservando la carta dell uso del suolo a pagina 186. Le aree incolte corrispondono alle quote più elevate dei Pirenei, delle Alpi e del Caucaso, oltre che alle zone più fredde e inospitali del Nord. Intorno a queste aree si trovano fasce di boschi e di prati e pascoli prevalentemente montani, dove si alleva bestiame. Nelle estese pianure, un tempo ricoperte di foreste, hanno spazio le coltivazioni agrarie estensive (perlopiù di cereali) e intensive (cereali, ortaggi, alberi da frutto nei climi continentali; agrumi, ulivi e viti in quelli mediterranei). In sintesi, i caratteri geografici cioè i paesaggi fisici, la composizione dei suoli, l altitudine, il clima, la disponibilità d acqua rappresentano la base dell agricoltura: un insieme di vincoli che l impiego di mezzi e tecniche evoluti può modificare ma non eliminare del tutto. Gli europei hanno sfruttato quasi tutto lo spazio disponibile per l agricoltura, con un risultato forse sorprendente: nel paesaggio europeo, nonostante l estensione delle città e il peso economico preminente di industria e servizi, continua a prevalere la campagna. L AGRICOLTURA ALTAMENTE PRODUTTIVA Nel nostro continente le attività agricole sono nel complesso altamente meccanizzate e produttive. Questo vale soprattutto per i Paesi dell Europa Occidentale, mentre nell Europa Orientale a un maggiore impiego di manodopera corrisponde, in confronto, una resa produttiva inferiore. In Europa l agricoltura interessa circa il 40% della superficie disponibile ma circa il 5% dei lavoratori, e contribuisce per una percentuale ancora minore alla ricchezza complessiva. Né l Europa né l Italia, dunque, possono più definirsi agricole, anche se l agricoltura europea è ricca e importante (l Europa è il secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli). IL PATRIMONIO FORESTALE ESTESO L Europa possiede circa 215 milioni di ettari tra foreste e terreni boschivi, che complessivamente occupano quasi il 30% della superficie del continente; di questi, poco meno della metà è sfruttato per la silvicoltura, cioè la produzione di legno e prodotti derivati. Lo sfruttamento razionale dei boschi è praticato soprattutto nella taiga del Nord Europa (Scandinavia, Russia, Repubbliche Baltiche), dove si estendono grandi foreste di conifere. L Unione Europea è il secondo produttore mondiale di carta e legno segato, e il terzo esportatore di prodotti della silvicoltura. Il legname proveniente dalle foreste del Nord Europa: un importante risorsa naturale. L economia 187

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L’Italia e l’Europa