Noi e l’economia

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Noi e l’economia

Oggi abbiamo accesso a una quantità e a una varietà di beni molto superiore rispetto al passato. Il merito è delle innovazioni tecnologiche, che hanno rivoluzionato il commercio e le comunicazioni.

LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE HANNO aperto UNA NUOVA ERA DEL COMMERCIO

Negli ultimi decenni si è verificata una vera e propria rivoluzione dei trasporti e dei commerci mondiali: lo sviluppo tecnologico ha permesso di produrre navi, aerei, treni e camion più numerosi, più economici, più capienti e più veloci.

Grazie anche alla formazione di legami commerciali tra Paesi lontani e alla nascita di un mercato globale, le distanze tra Paesi e continenti, tanto per le merci quanto per le persone, sembrano essersi improvvisamente accorciate con la progressiva diminuzione dei tempi di percorrenza.

Il risultato è che il volume dei commerci mondiali è aumentato di oltre 150 volte dal 1950 a oggi.

IL COMMERCIO GLOBALE HA dato il via a NUOVE ESPERIENZE DI ACQUISTO

 In passato i prodotti che si trovavano nelle nostre abitazioni erano realizzati perlopiù da artigiani e industrie locali, della nostra città o del nostro Paese.

Lo stesso accadeva per i cibi che, se non venivano dal nostro orto o dalla nostra stalla, erano comunque prodotti nelle campagne vicine. Gli oggetti provenienti da altri Paesi, o addirittura da altri continenti, erano considerati prodotti di lusso e quindi molto costosi.

Si comprava nelle piccole botteghe, al mercato rionale, dai venditori ambulanti o nelle fiere organizzate poche volte l’anno. I grandi negozi al dettaglio su più piani, gli antenati dei moderni centri commerciali, nacquero in Europa già alla fine del XIX secolo, ma per molti decenni la loro diffusione fu limitata alle più grandi e ricche città del continente, come Londra, Parigi e Milano.

 Oggi è tutto cambiato e anche i prodotti più economici e di uso quotidiano, dai capi di vestiario ai più banali oggetti per la casa, sono quasi sempre prodotti in luoghi lontani, dalla Cina all’India, dal Bangladesh alla Malaysia.

Anche il cibo che giunge sulle nostre tavole è ormai per gran parte di provenienza internazionale: basta guardare le etichette che indicano il luogo di produzione di un cibo, e si può fare il giro del mondo in uno scaffale. E pure il nostro modo di acquistare è cambiato radicalmente negli ultimi anni: possiamo andare a fare shopping al centro commerciale, oppure collegarci al sito Internet del nostro supermercato preferito e farci spedire la spesa a casa, senza nemmeno muoverci dal divano, o ancora ordinare cibo giapponese con una app del nostro smartphone e farcelo portare direttamente a domicilio in poche decine di minuti. E il futuro promette innovazioni ancora più stupefacenti, come l’uso di droni guidati dal computer per consegnarci i nostri acquisti, effettuati online, direttamente sullo zerbino della porta di casa.

Geo ATTUALITÀ

La rivoluzione dei container

Uno dei simboli della globalizzazione e del commercio mondiale è un parallelepipedo d’acciaio lungo 12,20 metri, alto 2,59 metri e largo 2,44 metri: il container. Oggi la maggior parte delle merci trasportate nel mondo viaggia in questi grandi contenitori colorati, che hanno dimensioni standard e possono essere spostati direttamente tra navi, camion e treni senza dover essere svuotati e riempiti ogni volta, facendo risparmiare moltissimo tempo e denaro. È la rivoluzione del commercio intermodale.

Ad alta quota - volume 1
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L’Italia e l’Europa