L’Italia è un Paese multietnico e multiculturale
Il Dossier Caritas-Migrantes, il rapporto sull’immigrazione che dal 1991 registra e analizza annualmente il fenomeno migratorio in Italia, ci descrive un Paese ormai multietnico e multiculturale. Nel 2017 questo documento registrava oltre 5 milioni di stranieri residenti, quasi 5,5 milioni contando anche quelli in via di regolarizzazione, un dato pari all’8,3% della popolazione complessiva.
La comunità più numerosa sul territorio italiano è quella rumena (oltre 1 100 000 residenti), seguita da quella albanese (circa 440 000) e da quella marocchina (circa 420 000).
Numerose anche le comunità cinese e ucraina, rispettivamente con 280 000 e 220 000 persone che vivono in Italia.
Fonti autorevoli e imparziali, come la Banca d’Italia, mettono in luce che la presenza dei lavoratori immigrati, soprattutto in settori come l’agricoltura, l’edilizia, l’industria, i servizi familiari, l’assistenza agli anziani, è ormai indispensabile per il sistema economico e sociale italiano; altri dati mostrano anche come gli immigrati versino alle casse pubbliche più di quanto ricevano come utenti di prestazioni e servizi sociali.
Sempre più significativo è infine il numero degli immigrati attivi nel lavoro autonomo e imprenditoriale: sono circa 600 000 gli stranieri titolari d’impresa, pari a quasi il 10% del totale di aziende attive in Italia.