Noi e il mare

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Noi e il mare

Grazie al clima favorevole, alla possibilità di pescare e commerciare con terre lontane, all’opportunità di scambiare idee e conoscenze, il mare ha sempre attirato gli esseri umani, che hanno stabilito sulle sue coste innumerevoli tipi di insediamenti.

IL MARE COSTITUISCE UNA BARRIERA MA ANCHE UN PUNTO DI CONTATTO

L’uomo ha sempre avuto un rapporto contrastato con il mare. Da una parte gli immensi oceani hanno rappresentato una barriera quasi impossibile da oltrepassare, separando per migliaia di anni i popoli che ne abitavano le opposte sponde.

Dall’altra, soprattutto nel caso di bacini chiusi come il Mediterraneo, il mare è stato un elemento unificatore, una specie di membrana di collegamento tra coste, Paesi e popoli.

In passato, quando ci si spostava solo a piedi o con gli animali, le navi erano il mezzo più comodo per muovere grandi quantità di merci. Ma insieme alle merci viaggiavano anche le persone, e con loro le idee, le lingue, le tecno­logie, le conoscenze. Fu così che, per esempio, durante l’antichità si creò quella che gli studiosi chiamano unità del Mediterraneo: tutte le città che si affacciavano su quel mare, in Europa, Africa o Asia, formavano un’unica grande regione storica.

Oltre che per i vantaggi dei trasporti via mare, gli uomini hanno abitato le coste per il clima favorevole, dovuto all’azione mitigatrice delle acque marine, e soprattutto per la grande risorsa rappresentata dai pesci e dagli altri animali marini, da sfruttare tramite la pesca.

IL MARE CAMBIA: DAI VILLAGGI DI PESCATORI AI CENTRI BALNEARI

 Alcuni aspetti della vita sulle coste sono stati completamente rivoluzionati nell’ultimo secolo, a partire dalla pesca. Un tempo ogni golfo o piccola insenatura era un luogo ideale per stabilire un villaggio di pescatori, che uscivano ogni giorno in mare con le loro barche.

I piccoli pescherecci, che ogni giorno o dopo brevi periodi facevano ritorno ai borghi costieri, sono stati a poco a poco sostituiti da grandi imbarcazioni che si spingono al largo per settimane o mesi.

 Oggi, in molte parti del mondo, la principale risorsa economica delle località affacciate sul mare non è più la pesca ma il turismo. Piccoli porti e villaggi di pescatori sono stati completamente trasformati dalla costruzione di seconde case, stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti e altre strutture turistiche.

Il ruolo del mare come via di comunicazione è più importante che mai: la nave è ancora il mezzo più efficiente ed economico per trasportare merci da una parte all’altra del mondo e l’80% dei commerci mondiali viaggia via mare.

Geo ATTUALITÀ

Roma, la corazzata riemersa dagli abissi

Sono tantissime le navi affondate nel Mediterraneo nel corso dei millenni. La corazzata Roma è una di queste. Tra le più grandi navi militari italiane della Seconda Guerra Mondiale, fu attaccata il 9 settembre 1943 (il giorno dopo l’armistizio tra l’Italia e gli Alleati) da aerei da guerra tedeschi, che ne provocarono l’affondamento nel Golfo dell’Asinara, tra la Sardegna e la Corsica.

Per molti anni il luogo preciso dove la nave si inabissò, e dove morirono ben 1352 marinai italiani, rimase un mistero.

I resti della corazzata sono stati finalmente ritrovati nel giugno 2012, a circa 1000 metri di profondità e a 16 miglia dalla costa, grazie all’impiego di sofisticati strumenti, come i sonar e i robot sottomarini dotati di telecamere, che si sono immersi a centinaia di metri di profondità.

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