L’Oceano Atlantico bagna gran parte delle coste europee
Gran parte delle coste europee è bagnata dall’Oceano Atlantico o da uno dei suoi bacini marini. Dalla Penisola Scandinava alla Penisola Iberica si misurano più di 15 000 chilometri di coste: puoi quindi immaginare quanto sono diverse le terre che vi si affacciano.
Una prima fascia di coste con caratteristiche simili si individua in Norvegia, lungo il Mar di Norvegia, e nel Nord delle Isole Britanniche, sul Mare del Nord
e sull’Oceano Atlantico: qui le coste sono alte e frastagliate, con fiordi profondi e molte piccole isole. A nord-ovest, l’Islanda è una delle isole europee più estese, con coste rocciose a nord e sabbiose a sud.
Terre basse e sabbiose si affacciano sul Mar Baltico, che è un mare chiuso, e sul Mare del Nord: in questi bacini sfociano, con foci a estuario (nel Mare del Nord) o a delta (nel Mar Baltico), molti dei più importanti fiumi europei.
Il Canale della Manica separa Francia e Gran Bretagna (che è l’isola europea più vasta) e collega l’Atlantico al Mare del Nord: qui le coste sono in gran parte alte e rocciose, ma piuttosto lineari.
Oltre la Manica, le coste occidentali della Francia e quelle settentrionali della Penisola Iberica delimitano il vasto Golfo di Guascogna, o Golfo di Biscaglia: la parte francese ha coste basse e con spiagge molto estese; la parte spagnola invece è per lo più alta e rocciosa e diventa sempre più frastagliata verso nord-ovest, fino a presentare nella regione della Galizia, al confine con il Portogallo, profonde e strette aperture simili ai fiordi, chiamate rías.
Lungo la costa occidentale della Penisola Iberica si alternano tratti alti e rocciosi ad altri bassi e sabbiosi.