La ceramica

La ceramica

Uno dei generi dell’arte greca più diffusi nel Mediterraneo

I Greci producono recipienti in terracotta di vario genere con forme diverse a seconda dell’uso. Coppe e vasi di pregio, diffusi sui mercati del Mediterraneo, sono decorati con pitture (pittura vascolare) realizzate con pochissimi colori. Attraverso i secoli le decorazioni passano da motivi ornamentali a scene narrative, tratte dal mito e dalla guerra di Troia.

La pittura racconta

Intorno al 600 a.C., a Corinto e poi nella regione dell’Attica, si sviluppa una pittura con figure nere su fondo rosso: è la cosiddetta tecnica a figure nere. Gli artisti talvolta firmano le loro opere, consapevoli dell’alta qualità, come fa Exekias nell’anfora raffigurante Achille e Aiace che giocano a dadi (23). Verso il 530 a.C. ad Atene si diffonde anche la cosiddetta tecnica a figure rosse, in cui i rapporti dei colori si invertono. Le composizioni si arricchiscono di particolari e i personaggi diventano più espressivi. Lo vediamo nel cratere dipinto da Eufronio, con la Morte di Sarpedonte (24): l’eroe ucciso è sollevato dalle figure alate del Sonno e della Morte davanti al dio Ermes.

  ricorda
La ceramica
  • I vasi in terracotta sono decorati con                                                           
  • Possono essere dipinti a figure nere su fondo                                                           oppure il contrario, a figure.                                                           su fondo                                                          

le tecniche

Il vaso dipinto

Come i vasi di fiori sui nostri terrazzi, così il vasellame di ogni epoca è fatto di terracotta. Questa è realizzata con l’argilla, una sostanza minerale terrosa, che in cottura diventa rossa. La terracotta è un particolare tipo di ceramica (dal greco kéramos, che significa “argilla, terra da vasaio”).

Materiali e procedimenti
  • Il vasaio (o ceramista) modella un impasto di argilla e acqua, appoggiato sul tornio (un piano girevole), e realizza così un vaso.
  • A questo punto il pittore (o ceramografo) traccia sul vaso i contorni di figure e decorazioni. Prepara poi una particolare vernice che diventa nera nella cottura.
  • Nella tecnica a figure nere, l’artefice dipinge le sagome delle figure e delle decorazioni con la vernice, ma traccerà i dettagli dopo la cottura, a freddo, incidendo le sagome nere con un punteruolo.
  • Nella tecnica a figure rosse, con la vernice il pittore prima esegue i dettagli all’interno delle sagome e poi dipinge la superficie del vaso “risparmiando” le figure.
  • Terminate la costruzione del vaso e la sua decorazione, si passa alla cottura, assai complessa, in un’apposita fornace.

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi