La Land Art

lo spazio

La Land Art

Interagire con l’ambiente, modificando il paesaggio nel rispetto della natura

La Land Art, che significa arte della terra, è una corrente artistica nata negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta. L’obiettivo è intervenire direttamente sul paesaggio e modificarlo in modo permanente o temporaneo. I massimi esponenti della Land Art sono Christo e Jeanne-Claude, nomi d’arte del sodalizio artistico formato dai coniugi Christo Vladimirov Yavachev (1935-) e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (1935-2009), noti soprattutto per le installazioni realizzate con il tessuto, “imballando” monumenti o stendendo teli in luoghi naturali.

Il parlamento impacchettato

In Wrapped Reichstag (86) di Christo e Jeanne-Claude si intravedono i contorni di un edificio familiare, ma l’intero complesso scompare alla vista. Si tratta del Reichstag di Berlino, l’edificio simbolo della capitale tedesca e delle sue travagliate vicende storiche: costruito tra il 1882 e il 1894 come sede per il parlamento, fu incendiato nel 1933 e in seguito bombardato e danneggiato nella Seconda guerra mondiale.

Nel 1992 l’architetto inglese Norman Foster vince un concorso per la ricostruzione, ma, prima che comincino i lavori, un evento attrae in città quasi cinque milioni di visitatori: Christo e Jeanne-Claude avevano infatti impacchettato il Reichstag, realizzando un sogno che inseguivano da ventiquattro anni. Per due settimane, l’edificio appare come un gigantesco pacco, coperto con fogli di polipropilene su una maglia di acciaio, e legato con corde blu di poliuretano. Il polipropilene e il poliuretano sono materiali plastici, facilmente modificabili con il calore e quindi adatti all’operazione.

L’opera è stata portata a termine da una squadra di 90 arrampicatori e 120 operai, secondo i disegni preparatori (85) e i modellini che Christo aveva realizzato nel corso degli anni. Infatti, mentre l’attività organizzativa è lasciata a Jeanne-Claude, Christo studia e progetta l’atto tecnico, con un’accurata analisi del territorio, progetti, bozzetti, collage, la cui vendita serve a sostenere l’evento, completamente autofinanziato.

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Un percorso galleggiante

Tra il 18 giugno e il 3 luglio 2016, Christo è intervenuto anche in Italia. Ha infatti creato un’installazione galleggiante sul lago d’Iseo, chiamata The Floating Piers (87) (“Moli galleggianti”): è ciò che i critici chiamano un’installazione site-specific, cioè legata inscindibilmente al luogo in cui si trova. Una serie di pontili galleggianti in materiale plastico, il polietilene, ancorati al fondale del lago e rivestiti di tessuto arancione cangiante e increspato, ha permesso a milioni di visitatori di “camminare” sulla superficie dell’acqua, in un ambiente profondamente suggestivo, che, grazie alla qualità dei materiali utilizzati, cambia durante le ore del giorno e della notte, illuminata dal sole o dalle luci artificiali.

Il significato della Land Art

Le opere di Christo e Jeanne-Claude sono uno dei simboli del secondo Novecento, perché sollevano interrogativi sui nuovi modi di concepire la produzione artistica: che cos’è l’opera d’arte? La progettazione di un’opera attraverso bozzetti e disegni, la manifestazione effimera, che programmaticamente è destinata a durare per un momento limitato, o infine la memoria indimenticabile dell’evento, registrata da fotografie e riprese documentarie?

E che ruolo hanno gli spettatori? Sono semplici osservatori passivi o con il loro muoversi e affollare la sede dell’installazione la modificano e diventano essi stessi opere d’arte?

  ricorda
La Land Art
  • Interviene sul                                                           , spesso solo temporaneamente
  • Christo e Jeanne-Claude                                                           monumenti e stendono                                                           in luoghi naturali

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi