Caspar David Friedrich e William Turner
Uno sguardo diverso sul paesaggio
Uno sguardo diverso sul paesaggio
All’inizio del secolo cambia la raffigurazione pittorica del paesaggio. Mentre nel Settecento la natura era raffigurata con elementi chiari, che l’uomo poteva capire, per gli artisti romantici il paesaggio è composto da fenomeni che sfuggono alla ragione e sono comprensibili solo grazie alla fantasia, all’immaginazione, al sogno.
Il tedesco Caspar David Friedrich e l’inglese William Turner, anche se con stili diversi, sono esponenti del movimento romantico: entrambi descrivono una natura tormentata da manifestazioni atmosferiche estreme, in cui l’uomo è minuscolo o assente.
Caspar David Friedrich (1774-1840), a differenza di molti artisti suoi contemporanei, non viaggia mai in Italia. I suoi dipinti sono quindi lontani da ispirazioni classiche e ritraggono sempre paesaggi del Nord, molto diversi dalla dolce natura italiana.
In Monaco in riva al mare (7), un monaco, minuscolo e di profilo, osserva il mare in tempesta che si confonde con il cielo burrascoso. Quasi indistinguibile a prima vista, il personaggio si fonde con lo spazio infinito che lo circonda: la duna di sabbia, la distesa d’acqua, il cielo cupo. La natura sembra avvolgerlo e sopraffarlo. Il paesaggio è costruito per fasce orizzontali di colore, dove manca del tutto la costruzione prospettica tipica della tradizione rinascimentale italiana.
William Turner (1775-1851), invece, viaggia molto in Italia: predilige Venezia, con la sua nebbia e i riflessi nell’acqua, ma ama anche ritrarre i paesaggi alpini.
Negli ultimi anni della sua attività Turner sposta però l’attenzione sulle trasformazioni che cambiano la società europea, come l’introduzione delle macchine a vapore. In Pioggia vapore velocità (8) una locomotiva sfreccia verso l’osservatore. Il paesaggio è trasfigurato da una luce dorata che investe ogni cosa: si riconosce sulla sinistra un ponte su un fiume, ma i campi perdono ogni connotazione che li renda identificabili. Il colore è steso in modo quasi impalpabile nello sfondo, ma diventa più spesso per raffigurare gli elementi incorporei, come la luce e il fumo che si confonde nella pioggia.
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi