Francisco Goya

l’artista

Francisco Goya

La sua pittura rompe con la perfezione neoclassica e apre le porte all’arte dell’Ottocento

Un pittore di transizione

Lo spagnolo Francisco Goya (1746-1828) opera prevalentemente a Madrid, in una città ancora segnata dal gusto rococò di Tiepolo: nel 1762, infatti, Gian Battista Tiepolo era partito per la Spagna portando con sé i figli Domenico e Lorenzo per lavorare alla decorazione del Palazzo Reale.

L’esperienza di Goya è però completamente diversa, perché il pittore abbandona i canoni della bellezza neoclassica e spesso si ispira alla forza visionaria dei sogni e degli incubi, ma anche ai drammi della storia contemporanea, con temi e scelte stilistiche che preannunciano l’arte dell’Ottocento.

Un ritratto di corte poco “ufficiale”

Nel 1780 Goya diviene membro dell’autorevole Real Academia de San Fernando di Madrid, la più famosa istituzione artistica della Spagna del tempo. Grazie a questa importante investitura diventa pittore ufficiale di corte per i re Carlo III e Carlo IV.

Per quest’ultimo esegue un grande ritratto della famiglia reale (25) in cui emergono le caratteristiche della sua arte: i personaggi sono rappresentati solo apparentemente in posa, e invece di porli in piena luce, Goya proietta su di loro l’ombra della tela che sta dipingendo. Nonostante lo sfarzo delle vesti luccicanti, le fisionomie dei personaggi sono sgraziate, quasi caricaturali: simbolo, per l’artista, della decadenza morale della corte.

Un’arte allucinata

Negli ultimi anni della sua vita, ormai lontano dalla corte, Goya dà sfogo, soprattutto nei dipinti eseguiti per decorare la sua casa, a incubi e ossessioni: dipinge immagini brutali, talvolta sgradevoli e scurissime, a partire da tele nere a cui aggiunge lampi di colore e luce. Nel Sabba delle streghe (26) Satana, raffigurato come un caprone ma vestito come un membro del clero, si rivolge a una grande folla disposta a semicerchio. Le donne che lo ascoltano, probabilmente delle streghe, appaiono come una massa indistinta, dai volti terrorizzati, suggerendo come la folla tenda a perdere la propria umanità per seguire guide sbagliate.

  ricorda
Francisco Goya
  • Goya è pittore di corte, ma rompe con gli schemi tradizionali
  • Nell’ultima fase della sua vita dipinge tele                                                           dominate dall’incubo
  • Condanna le tragedie della storia                                                          

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi