L’arte d’Oltralpe: Bosch

L’olandese Hyeronymus Bosch (1453-1516) è uno dei più affascinanti artisti nordici del Rinascimento. Fra il 1499 e il 1502 l’artista probabilmente soggiorna a Venezia.

Le originali invenzioni di Bosch presentano un mondo fantastico dominato da forze maligne e influssi magici. La sua arte, caratterizzata da colori vivaci e da una descrizione naturalistica dei dettagli, è popolata da personaggi inverosimili, mostri, demoni, che risentono di una cultura ancora legata alla religiosità medievale e alle credenze popolari.

Il tema ricorrente sono i vizi, illustrati spesso con una certa ironia, ma anche con la certezza della condanna alla dannazione infernale.

Una fantasia sfrenata

Il capolavoro di Bosch è il Trittico delle delizie. Il pannello centrale è detto il Giardino delle delizie (18). Nel mezzo di un paesaggio verdeggiante visto a “volo d’uccello”, si estende un lago da cui defluiscono placidi fiumi. La scena è popolata da innumerevoli figurette nude di uomini e donne, esili e giovani, perlopiù con la carnagione chiara ma anche di pelle nera. Insieme a questi personaggi, riuniti festosi in gruppi, ci sono animali reali o bizzarri, molto grandi (come gli uccelli a sinistra) o minuscoli, alcuni con gambe o teste umane. Tutti si muovono tra fragole gigantesche e altre primizie succulente, sfere e tubi di cristallo, giganteschi boccioli di fiori, uova chiuse o aperte, conchiglie che offrono rifugi per incontri amorosi. Sullo sfondo spiccano strane torri, rosa e azzurre, dove alcuni acrobati si muovono frenetici.

Ma sui piaceri goduti da uomini, donne e animali incombono i demoni, che volano a sciami nel cielo sotto forma di insetti.