Luca della Robbia

rinascimento

l’artista

Luca della Robbia

L’inventore della terracotta invetriata

Dal 1440 circa il fiorentino Luca della Robbia (1400-1482) mette a punto una tecnica nuova, la terracotta invetriata. L’artista ottiene subito un clamoroso successo e ben presto si dedica a tempo pieno solo a questo tipo di produzione.

Per generazioni la terracotta invetriata rimarrà una sorta di segreto di fabbrica della famiglia dei Della Robbia. Fino ai primi decenni del Cinquecento i Della Robbia realizzeranno le cosiddette “robbiane”: sculture a tutto tondo, tabernacoli, dossali d’altare, lunette, tondi, dalle forme semplici e con colori compatti e luminosi.

La poesia degli affetti

Le terrecotte invetriate di Luca spesso raffigurano la Madonna con il Bambino. Una delle più celebri è la Madonna del roseto (12), che probabilmente fungeva da immagine devozionale per un piccolo altare privato. Le figure candide di Maria e Gesù risaltano contro il fondo azzurro e la spalliera di rose alle loro spalle. Il bianco delle figure, che allude alla luce divina, e l’azzurro del fondo, che evoca il cielo paradisiaco, sono una caratteristica ricorrente nelle opere di Luca e e del nipote Andrea.

Madre e figlio esprimono i loro sentimenti con naturale tenerezza. Alcuni simboli sono facilmente comprensibili: il frutto in mano a Gesù preannuncia la Passione di Cristo, mentre le rose senza spine richiamano la purezza di Maria.

  ricorda
Luca della Robbia
  • Inventa la terracotta                                                           
  • Le “robbiane” hanno forme semplici e colori luminosi (soprattutto bianco e                                                           )

le tecniche

La terracotta invetriata

La terracotta invetriata è un particolare tipo di maiolica, la ceramica protetta da uno smalto che la rende lucente e impermeabile. È proprio perfezionando lo smalto della maiolica che Luca della Robbia elabora questa nuova tecnica.

Materiali e procedimenti

Lo smalto dell’invetriatura è a base di piombo, stagno e sostanze vitree. Dopo una prima cottura del rilievo in terracotta, viene dato lo smalto e su di esso vengono stesi i colori.

La scultura viene quindi messa di nuovo nella fornace a temperature più basse rispetto alla prima cottura: lo smalto colorato si fissa dando solidità e una particolare lucentezza all’opera.

Le terrecotte invetriate hanno il vantaggio di essere a basso costo. Per questo sono molto richieste non solo da committenti raffinati, ma anche da istituti di beneficenza, ordini religiosi (in particolare francescani), confraternite, famiglie della classe media.

Leggere, inalterabili e luminose, le “robbiane” si prestano a essere collocate all’esterno di edifici, ma anche negli interni bui, come quelli delle chiese.

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi