Paolo Uccello

rinascimento

l’artista

Paolo Uccello

Una pittura sospesa tra il mondo fiabesco del Tardogotico e il linguaggio razionale del Rinascimento

Uno dei primi pittori fiorentini a guardare alla pittura prospettica di Masaccio è Paolo di Dono (1397-1475), detto Paolo Uccello perché molto abile nel raffigurare uccelli: ama infatti i volatili, ma essendo povero non può acquistarli e così li dipinge sulle pareti della sua casa.

Paolo si dedica molto al disegno di corpi solidi.

Una battaglia senza orrore

La Battaglia di San Romano è il capolavoro di Paolo Uccello, composta da tre pannelli che raccontano un evento storico: la vittoria dei fiorentini sui senesi avvenuta nel 1432. Le tavole sono oggi divise fra tre grandi musei: la National Gallery a Londra, il Museo del Louvre a Parigi e le Gallerie degli Uffizi a Firenze.

Il dipinto degli Uffizi (11), quello in migliori condizioni, raffigura il momento cruciale della battaglia, quando il capitano dei senesi, Bernardino della Ciarda, viene disarcionato da cavallo, evento che segna la riscossa dei fiorentini.

La scena si svolge in primo piano, come su un palcoscenico. I soldati, chiusi nelle armature, appaiono uguali e inespressivi; alcuni portano in testa mazzocchi a scacchi o a spirale, copricapi maschili a forma di ciambella. A terra scudi e lance spezzate sono rappresentati con scorci prospettici artificiosi, ma la composizione nel suo insieme non è organizzata secondo una prospettiva unitaria e coerente.

È una battaglia senza l’orrore e il disordine di una vera guerra: la scena, priva di dramma, sembra come bloccata. I cavalli hanno colori irreali e forme appiattite; destrieri e cavalieri grigi abbattuti a terra sembrano monumenti equestri in bronzo crollati. In secondo piano, nella campagna dai toni scuri, si svolge una caccia alla lepre, del tutto indifferente allo scontro armato in primo piano.

Infine, come i pittori tardogotici (ricorda Gentile da Fabriano, p. 200), Paolo ama i materiali preziosi e le tecniche raffinate: usa infatti lacche rosse per i finimenti dei cavalli e lamine d’argento per le armature.

  ricorda
Paolo Uccello
  • Usa la                                                           in modo artificioso e innaturale
  • Crea atmosfere sospese e irreali
  • Ama le tecniche raffinate di gusto                                                           

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi