I mosaici. All’interno della chiesa, sfavillanti mosaici ricoprono la navata centrale, il transetto e l’abside. A eseguirli furono maestranze bizantine, provenienti cioè dall’Impero romano d’Oriente: i bizantini avevano controllato politicamente la Sicilia dal 535 fino all’invasione islamica nell’827 e la loro presenza a Monreale, come in altri luoghi della Sicilia normanna, testimonia che botteghe orientali continuarono a lavorare nell’isola nonostante i rivolgimenti politici.
Oltre ad artisti bizantini lavorarono a Monreale anche artisti di Venezia, un altro luogo dove la tecnica del mosaico era molto sviluppata. I mosaici raffigurano storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, come una Bibbia d’oro pronta a istruire i fedeli nella basilica.
Al centro dell’abside centrale si trova la colossale figura del Cristo benedicente: questo tipo di raffigurazione è nota, con un nome di origine greca, come Cristo pantocratore, cioè signore del mondo.
La figura del Cristo, maestosa e solenne, contrasta con lo stile più vivace, immediatamente comprensibile, delle scene della navata: nella Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre un cherubino, dalle ali rosse, sta davanti alla porta sbarrata del Paradiso, a indicare fisicamente l’espulsione. Intanto un angelo spinge Adamo ed Eva allontanandoli: il primo uomo e la prima donna sono vestiti di pesanti pellicce, che sembrano suggerire la durezza della vita che li attenderà.