FONTI - La fine dell’Urss, la sera di Natale

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La fine dell’Urss, la sera di Natale

Dopo la firma del trattato per la costituzione della Comunità di Stati indipendenti, avvenuta l’8 dicembre 1991 a Belaveža, il presidente dell’Urss Michail Gorbačev decise di dimettersi con un discorso televisivo la sera del 25 dicembre. Poche ore dopo, il presidente americano George Bush tenne una dichiarazione con cui rivendicava la vittoria statunitense nella Guerra fredda.

[...] Mi trovavo fermamente in favore dell’indipendenza delle nazioni e della sovranità per le repubbliche. Al tempo stesso, sostengo la conservazione dello Stato dell’Unione e l’integrità di questo paese.

Gli sviluppi hanno preso un corso differente. È prevalsa la politica di smembramento di questo paese e di disgregazione dello Stato, che io non posso sottoscrivere.

[…] Questo paese soffocava sotto le catene del sistema di comando burocratico. Destinato a soddisfare l’ideologia, e a soffrire e portare il peso oneroso della corsa agli armamenti, si trovava ad un punto di rottura.

[…] Tuttavia, è stato compiuto uno sforzo di importanza storica. Il sistema totalitario è stato eliminato, che a lungo impedì a questo paese di diventare un paese prospero e benestante. Passi avanti sono stati fatti sulla strada del cambiamento democratico.

[…] Ora viviamo in un mondo nuovo. È stata posta fine alla Guerra fredda e alla corsa agli armamenti, così come alla folle militarizzazione del paese, che ha indebolito la nostra economia, i comportamenti e la morale pubblica. La minaccia della guerra nucleare è stata rimossa.

Durante questi ultimi mesi, voi ed io siamo stati testimoni di uno dei più grandi drammi del ventesimo secolo – la trasformazione storica e rivoluzionaria di una dittatura totalitaria, l’Unione Sovietica, e la liberazione dei suoi popoli.

[…] Per oltre quarant’anni, gli Stati Uniti hanno guidato l’Occidente nella lotta contro il comunismo e la minaccia che poneva ai nostri più preziosi valori.

Quel confronto è ormai alle spalle. La minaccia nucleare – lungi dall’essere scomparsa – sta arretrando. L’Europa orientale è libera. L’Unione Sovietica stessa non c’è più. Questa è una vittoria per la democrazia e la libertà. È una vittoria per la forza morale dei nostri valori. [...]

Storie. Il passato nel presente - volume 3
Storie. Il passato nel presente - volume 3
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