le parole della storiografia
Guerra fredda
Il termine fu usato per la prima volta nel 1947 dal giornalista americano Walter Lippman. Esso indica lo scontro globale tra Stati Uniti e Unione Sovietica e i loro rispettivi “blocchi”. Fu uno scontro che assunse diverse forme (militari, diplomatiche, economiche, scientifiche e culturali), ma che non si risolse mai in una guerra diretta. Tuttavia, esso provocò una sequenza di conflitti locali su ogni continente, tra il 1945 e il 1989, quando ufficialmente terminò con la Conferenza di Malta tra il presidente americano George Bush e il presidente sovietico Michail Gorbačev.
In una prima fase, la storiografia ha posto l’accento sulle responsabilità sovietiche nello scoppio della Guerra fredda, interpretando le politiche di Washington come pure e semplici reazioni all’espansionismo di Mosca. Seguirono gli storici “revisionisti”, secondo i quali fu l’Unione Sovietica a essere costretta a tutelarsi dalla minaccia americana e anticomunista. Si è infine fatta strada una storiografia meno sensibile alle spiegazioni ideologiche, che incentrava l’analisi del conflitto sulla complessità dei diversi fattori e scenari globali della Guerra fredda e sugli intrecci di politica interna e di politica estera degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica.