FENOMENI - Guerre anticlericali e rivincita cattolica in America Latina

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Guerre anticlericali e rivincita cattolica in America Latina

L’offensiva anticlericale fra Otto e Novecento

Come in Europa, nel corso dell’età liberale (fra l’ultimo quarto dell’Ottocento e la Prima guerra mondiale) le classi dirigenti laiche dell’America Latina tesero a separare lo Stato e la Chiesa, ad abolire i privilegi delle istituzioni cattoliche e a nazionalizzarne i beni. La laicizzazione era considerata un momento essenziale del più generale processo di modernizzazione, che minacciava il potere tradizionale della Chiesa sul piano culturale e sociale.

La rivoluzione messicana del 1910 rappresentò il culmine di questa offensiva, che si tradusse anche in una serie di misure an­ticlericali nella nuova Costituzione del 1917. Il conflitto fra lo Stato sortito dalla rivoluzione e la Chiesa non cessò di scuotere la società messicana, conducendo, come si è visto, alla guerra cristera (1926-29). Nell’ambito di questo conflitto sanguinoso, concluso solo grazie all’intervento diplomatico americano, fu attuata anche la soppressione della Chiesa messicana, con distruzione dei luoghi di culto e l’uccisione o il matrimonio forzato di molti preti e monaci. Degli oltre 4500 preti attivi in Messico nel 1926, nel 1934 ne restavano meno di 400.

Il revival cattolico

Nel corso degli anni Venti e soprattutto degli anni Trenta molti paesi latinoamericani entrarono in una stagione diversa, segnata da una rivincita cattolica. Tale fenomeno si intrecciò con la veemente reazione autoritaria e illiberale del blocco sociale più conservatore della società. Allo scopo di lottare contro il movimento operaio e il comunismo, le gerarchie ecclesiastiche si allearono spesso con i regimi dittatoriali, con i quali trovarono un terreno ideologico comune nella visione organica e gerarchica della società, intesa come un corpo unitario, rigidamente disciplinato e privo di conflitti, e anzi caratterizzato dalla collaborazione fra le classi sociali, come sollecitato dalle encicliche papali Rerum novarum di Leone XIII (1892) e Quadragesimo anno di Pio XI (1931).

Particolarmente significativa di questa parabola, che dall’anticlericalismo di fine Ottocento porta alla rivincita cattolica degli anni Trenta, è la vicenda dell’Argentina. Qui i liberali avevano pro­mosso fin dagli anni Ottanta del­l’Ottocento misure volte a circoscrivere il potere e le prerogative della Chiesa, spingendo gli ambienti ecclesiastici verso l’opposizione conservatrice e nazionalista. Il conflitto attraversò tutti gli anni Venti e Trenta, fino alla presa del potere da parte di Juan Domingo Pe­rón, il quale instaurò un regime che pretendeva di essere la vera incarnazione del pensiero sociale cattolico.

Questo intreccio di autoritarismo, populismo e cattolicesimo, declinato in forme diverse nei vari paesi del Sud America, continuò a svolgere un ruolo centrale durante la Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. Solo dopo, come vedremo, avrebbero cominciato a maturare forme di cattolicesimo più progressista, o addirittura rivoluzionario.

Storie. Il passato nel presente - volume 3
Storie. Il passato nel presente - volume 3
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