Per riprendere il filo…
Dopo la Restaurazione e la monarchia orleanista, l’ondata rivoluzionaria del 1848 aveva portato alla nascita della Seconda Repubblica. In un primo momento, il nuovo regime aveva promosso profonde riforme sociali (gli ateliers nationaux, il suffragio universale maschile), che però avevano prodotto la reazione dei moderati, dei conservatori e delle masse contadine, spaventati da possibili derive socialiste. Seguirono nuovi scontri (le “Giornate di giugno”) finché, nel dicembre 1848, il cosiddetto “partito dell’ordine” riuscì a far eleggere presidente Luigi Napoleone. Uomo dal passato rivoluzionario eppure saldo argine contro le derive democratiche e socialiste, il nipote di Napoleone I dava così alla Seconda Repubblica un’impronta più conservatrice, personalistica e non priva di ambiguità.