Storie. Il passato nel presente - volume 2

Un brusco risveglio: progetti d’Italia in stallo
L’estate del 1849 cancellò dunque le speranze di una soluzione democratica al problema dell’unificazione, denunciando il carattere spiccatamente conservatore della Repubblica francese e segnando la definitiva rottura fra Garibaldi e Mazzini: il primo ormai convinto del carattere velleitario del disegno mazziniano; il secondo ostinato nel perseguire il suo progetto. Il moderatismo e il comportamento quanto meno ambiguo tenuto da Pio IX, inoltre, screditarono il movimento cattolico-liberale, inducendo persino Gioberti a guardare ai Savoia come all’unico alleato credibile della causa nazionale.
Eppure, all’indomani del biennio rivoluzionario anche questa sembrava una soluzione poco praticabile. Il 6 agosto 1849, la Pace di Milano aveva infatti ratificato la sconfitta piemontese, ponendo fine alle velleità di Carlo Alberto e dei moderati. Ciò sebbene il 24 marzo 1849 il re avesse abdicato in favore del figlio Vittorio Emanuele II e quest’ultimo avesse deciso di non revocare lo Statuto: una scelta in contrasto con il “liberalismo malcerto” che gli attribuivano liberali quali Massimo D’Azeglio, ma utile a guadagnargli il soprannome di “Re Galantuomo”, la stima di buona parte delle élite liberali della penisola e l’appoggio delle minoranze religiose finalmente emancipate (protestanti, ebrei).
Intanto, però, i futuri italiani restavano divisi in tante fazioni, contrapposte su base sociale (contadini contro classi urbane, aristocrazie contro borghesi emergenti), territoriale (siciliani contro napoletani, veneti dell’interno contro veneziani) e ideologica (democratici contro moderati e liberali, mazziniani contro repubblicani aperti al compromesso con la monarchia). In più, era stato rovinosamente perso il conflitto contro gli Asburgo, che la storiografia risorgimentista avrebbe successivamente ribattezzato “Prima guerra d’indipendenza” per sottolinearne l’ispirazione nazionale, il massiccio concorso di volontari [ 13] e la continuità ideale con i successivi conflitti da cui sarebbe scaturito lo Stato nazionale italiano, quelli del 1859-60 (Seconda guerra d’indipendenza) e del 1866 (Terza guerra d’indipendenza). Come la Germania, anche l’Italia rinviava ancora di qualche anno l’appuntamento con se stessa.

Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900