Franklin inventore e comunicatore
Come spesso accade, l’attribuzione delle invenzioni a singoli personaggi è controversa e molto spesso la combinazione di diversi apporti individuali contribuisce in tutti i campi alle innovazioni. Il mito di Franklin inventore è stato forte per secoli, al punto di attribuirgli anche idee non sue: è stato per esempio reputato il creatore della sedia a dondolo, che in realtà appare anche in dipinti del XVII secolo. Allo stesso modo, a lui è stata attribuita l’introduzione dell’ora legale, ovvero lo spostamento in avanti delle lancette dell’orologio di 60 minuti per sfruttare meglio i raggi del Sole durante l’estate. In realtà Franklin fu solo l’autore di un articolo provocatorio pubblicato su un giornale di Parigi nel 1784, che proponeva vari espedienti per indurre le persone ad alzarsi presto la mattina e a cominciare prima la loro giornata. Solo fra XIX e XX secolo l’ora legale divenne una pratica comune in alcuni paesi, consolidandosi nel corso della Grande guerra, visto che l’emergenza rendeva ancora più importante il risparmio energetico. Al di là della paternità delle singole invenzioni (molte delle quali indubitabilmente dovute al suo genio), l’influenza di Franklin nel campo delle scienze, della tecnologia, dell’economia e della politica fu visibile anche dalla fortuna dei suoi scritti, in particolar modo delle sue Memorie, che riuscivano a restituire ai lettori la complessità della sua visione del mondo e dei suoi metodi di indagine.
In questo senso, i rapporti tra Franklin e l’italiano Filangieri furono rappresentativi di una tendenza diffusa fra gli anni Settanta del Settecento e la fine del secolo. L’indipendenza americana fu una suggestione importante per gli europei e divenne uno stimolo per costruire nuovi progetti politici. Nel 1782 Filangieri manifestò a Benjamin Franklin il desiderio di lasciare Napoli per approdare in Pennsylvania, a Filadelfia, considerata come la “città dei fratelli”, dove poter realizzare l’ordine ideale che era al centro della sua Scienza della legislazione. Non potendo compiere questo viaggio, ispirò la fondazione in Calabria di una nuova Filadelfia sulle rovine del villaggio di Castelmonardo, distrutto da un violentissimo terremoto del 1783. Nell’impianto urbanistico geometrico del nuovo centro erano visibili alcuni valori chiave dell’Illuminismo e l’ispirazione alla città americana “sorella”: due grandi strade principali si incrociano nella grande piazza centrale che doveva essere sede delle assemblee pubbliche e del mercato, per chiamare gli abitanti alla partecipazione politica. Lo stemma della città rappresenta due mani che si stringono, di cui una guantata: un simbolo massonico.