Caterina d’Aragona e Anna Bolena
Caterina, regina spagnola
Caterina d’Aragona (1483-1536) era figlia di Ferdinando il Cattolico e di Isabella di Castiglia. Nel 1501 sposò il principe Arturo, erede al trono d’Inghilterra, che morì dopo soli cinque mesi di matrimonio.
L’11 giugno 1509, dopo avere avuto la dispensa papale al divieto di nozze fra cognati, divenne moglie di Enrico VIII (fratello minore di Arturo) e fu incoronata regina 13 giorni più tardi. Nel 1511 partorì un erede maschio, ma il bambino restò in vita solo due mesi. Delle altre quattro gravidanze solo una andò a buon fine, con la nascita nel 1516 di Maria Tudor (la futura regina Maria la Cattolica). Dopo l’annullamento del matrimonio Caterina continuò a considerarsi a tutti gli effetti legittima sovrana. Fu tenuta in custodia nel castello di Kimbolton, autorizzata ad avere contatti limitati con l’esterno, fino alla morte avvenuta agli inizi del 1536.
Anna, nobile inglese
Nel frattempo le stanze di Caterina presso la corte reale furono occupate da Anna Bolena (1507-36), che era stata la sua damigella d’onore. Discendente del nobile casato inglese dei Boleyn, Anna riuscì a conquistare in poco tempo una posizione di grande influenza, arrivando ad avere voce nella risoluzione delle questioni politiche più delicate.
Ben consapevole del fatto che la sua unione con Enrico modificava la posizione dell’Inghilterra nel quadro dei rapporti internazionali, stabilì rapporti cordiali con ambasciatori che abbracciavano posizioni antispagnole e favorì il consolidamento dei rapporti con la Francia. In quel paese era rimasta infatti per ben sette anni, dal 1514 al 1521, imparando bene la lingua e coltivando interessi per l’arte, la musica e le lettere.