Tra l’XI e il XII secolo l’Europa occidentale attraversò una fase di rinnovato dinamismo, tanto economico quanto sociale e ideologico. Una prima espansione dell’economia europea, datata all’epoca carolingia, si consolidò e si generalizzò in questi secoli: è la stagione della conquista di nuove terre e della grande urbanizzazione. Sul piano sociale, la novità più dirompente fu la riforma della Chiesa, che non solo comportò un nuovo equilibrio tra poteri laici, pubblici e privati, e poteri ecclesiastici, ma anche il definitivo allontanamento tra Roma e le Chiese orientali. D’altro canto, anche gli imperi orientali, bizantino e abbaside, si trovarono in un momento di transizione. Il Califfato abbaside rinnovò il suo protagonismo politico in Asia grazie all’apporto di tribù turche, e l’Impero bizantino si trovò accerchiato dall’espansione turca a est e da quella normanna a ovest. In questo contesto, l’Europa cristiana, spinta da tensioni di natura religiosa e sociale, costruì lentamente il concetto di crociata per dare un quadro giuridico e ideologico unitario a varie iniziative militari, dalla penisola iberica alla Siria, volte contro i domini musulmani.