capitolo 7

Grandi trasformazioni tra Asia e Africa

le parole della storiografia

Via della seta

L’espressione è stata coniata da un geografo tedesco, alla fine dell’Ottocento, per indicare la vasta rete di itinerari terrestri e marittimi che andavano dalla Cina, attraverso l’Asia, sino al Mediterraneo, e che collegavano inoltre nord e sud del continente asiatico, dalle steppe mongole all’Oceano Indiano. Una rete commerciale identificata con il bene più prezioso che vi si scambiava, la seta appunto. Evocativa di un mondo di sogno al cui controllo l’Europa ambiva, la definizione è stata poi variamente declinata al plurale (“vie della seta”) e arricchita di sfumature, sottolineando per esempio che non solo la seta si commerciava lungo questi percorsi, ma anche tessuti, spezie, carta, cobalto, ceramiche. Per convenzione dunque si impiega la locuzione “via della seta” per indicare l’insieme dei commerci euroasiatici e delle relazioni tra questi e i sistemi politico-culturali, nomadi e sedentari, dell’Asia centrale, dall’antichità all’età contemporanea.

Storie. Il passato nel presente - volume 1
Storie. Il passato nel presente - volume 1
Dal 1000 al 1715