Dalla Monarchia alla Repubblica
Secondo la leggenda, confermata da recenti scavi archeologici, Roma viene fondata alla metà dell’VIII secolo a.C.
Nella prima parte della sua storia Roma è una monarchia che afferma molto presto la sua egemonia sul territorio circostante, inglobando diverse popolazioni della regione. In particolare il rapporto con il mondo etrusco è quello che ha più influenza su Roma, infatti gli ultimi Re sono etruschi.
Nel 509 a.C. Roma diventa una Repubblica e il governo della città è affidato a due consoli eletti, a cui si affianca il Senato.
Nel IV secolo a.C. Roma completa la conquista della Penisola italica e da questo momento attua una politica espansionistica che la porta, con le Guerre puniche (III secolo) a dominare tutto il Mediterraneo Occidentale. In seguito, nel II secolo a.C., Roma impone il suo dominio anche sul Mediterraneo Orientale, conquistando tra l’altro anche la Grecia. Ciò avrà molta influenza sulla cultura romana e in particolare nell’arte.
Parallelamente all’espansione territoriale, si afferma la partecipazione al potere dei plebei. Si forma così un ceto dirigente molto più ampio.
Dalla fine del II secolo la Repubblica vive una fase di forti conflitti, alla fine della quale emerge la figura di Giulio Cesare (100-44 a.C.) che, con l’assunzione della carica di dittatore a vita, chiude di fatto la fase repubblicana preannunciando l’inizio del Principato.