L’architettura del nuovo millennio

10.2 L’architettura del nuovo millennio

Renzo Piano

Renzo Piano (Genova 1937) è uno dei più importanti architetti contemporanei; è impegnato, in tutto il mondo, nella realizzazione di teatri, musei, attrezzature per lo sport, aeroporti e grattacieli. Già dagli anni Ottanta è chiamato a progettare edifici di grandi dimensioni e di estrema complessità; suoi punti di forza sono la sensibilità nei confronti del contesto in cui interviene, la maestria con cui risolve i problemi funzionali e la capacità di impiego appropriato delle più disparate tecnologie costruttive. Per Renzo Piano «l’architettura è l’arte di dare rifugio alle attività dell’uomo ed è anche l’arte di costruire la città. Ma non è tutto: l’architettura è una visione del mondo».

Centro culturale Jean-Marie Tjibaou

Uno dei suoi interventi più riusciti è il Centro culturale Jean-Marie Tjibaou in Nuova Caledonia (10), costituito da dieci edifici della stessa forma ma di dimensioni lievemente variate, adatte alle molteplici attività ospitate all’interno. Ogni corpo assolve infatti a una funzione diversa: un museo, una sala da concerti, una biblioteca, alcuni uffici; tutti gli spazi sono collegati tra loro da percorsi pedonali immersi nel verde di una foresta di pini. Piano ha studiato con attenzione i materiali e le tecnologie più appropriate per l’inserimento dell’opera in un ambiente naturale di particolare valore; per dar corpo alle caratteristiche forme a guscio (11) del Centro culturale ha utilizzato un reticolo di montanti e listelli orizzontali ricavati da un legno locale denominato iroko. I sottili elementi lignei delle facciate, inoltre, vibrano sotto l’azione dei venti oceanici, producendo un suono simile al fruscio delle fronde degli alberi e intonando ulteriormente l’architettura al contesto.

 › pagina 499 

Auditorium Parco della Musica

L’abilità di intervento di Renzo Piano in luoghi molto diversi tra loro è testimoniata anche dall’Auditorium Parco della Musica di Roma (12). Tre sale, di differente capienza, assumono la forma di casse acustiche di strumenti musicali e, al loro interno, sono modellate tenendo conto delle curve di riflessione sonora (13-14). Al centro, come punto nodale del complesso, è posizionata una piazza a gradoni per concerti all’aperto che richiama gli antichi teatri romani. L’architettura è più che mai lo spazio privilegiato per la vita della comunità e, grazie a un uso sapiente delle tecnologie costruttive del legno lamellare e dell’acciaio, si tramuta anche in un grandioso elemento identitario della città e del territorio circostante.

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi