Contesti d’arte - volume 3

Modulor

Dall’architettura all’urbanistica, l’azione progettuale di Le Corbusier è sempre commisurata all’uomo, alle sue peculiarità e alle sue esigenze. Questa caratteristica è evidente nel Modulor (102), elaborato dall’architetto in due versioni, nel 1948 e nel 1955, come riferimento per dimensionare gli spazi e le costruzioni in base alla figura umana.
Tale sistema metrico individua una serie di multipli e sottomultipli posti in diretta relazione con la statura e le proporzioni di una persona “tipo”, alta 183 cm e considerata nella posizione con un braccio alzato.

Unità di abitazione

L’importanza del Modulor come medio proporzionale tra uomo e architettura è evidenziata nell’Unità di abitazione di Marsiglia (103-104): il riferimento è infatti rappresentato in più punti di questo grande edificio residenziale che Le Corbusier progetta al termine della Seconda guerra mondiale, in un momento in cui l’Europa devastata dal conflitto affronta il problema della ricostruzione. Il corpo di fabbrica parallelepipedo si eleva per più piani ed è sospeso su grandi supporti troncoconici che assumono la funzione di robusti pilotis (105). La struttura portante in calcestruzzo armato è costituita da un reticolo di travi e pilastri che, come una grande “cassettiera”, accoglie serie ripetute di alloggi duplex. La distribuzione interna è affidata a lunghe e ampie strade-corridoio, su cui si affacciano gli ingressi delle diverse cellule abitative. Sul tetto praticabile sono disposti liberamente alcuni volumi che ospitano servizi comuni come negozi, un asilo e una palestra.

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Notre-Dame du Haut

Pochi anni dopo l’inizio dei lavori dell’Unità di Marsiglia Le Corbusier è incaricato di ricostruire un santuario distrutto durante la guerra: si tratta della Cappella di Notre-Dame du Haut (106). L’edificio sembra spezzare la linea di razionale funzionalismo fino a ora manifestata dall’architetto in favore di una nuova espressività. La chiesa si presenta come una monumentale scultura, contrassegnata da murature sinuose (108) e da una copertura irregolare che ricorda una vela rovesciata. Anche il campanile e le piccole cappelle indipendenti hanno un profilo curvo ed obliquo. Ogni parte della costruzione continua a rispecchiare la funzione per cui è stata realizzata, ma in questo caso il calcestruzzo armato materializza una forma poetica, lieve e al tempo stesso monumentale. All’interno, poi, la nuova architettura di Le Corbusier diventa ancor più suggestiva grazie a una serie di finestre disposte in maniera apparentemente casuale a creare una vera e propria costellazione luminosa (107).

GUIDA ALLO STUDIO
Le Corbusier
  • Protagonista dell’architettura del Novecento
  • Architetture basate su cinque caratteristiche: i pilotis, il tetto giardino, la pianta libera, la finestra a nastro e la facciata libera
  • Progetta soluzioni abitative basate su moduli e alloggi duplex (bilivello) in calcestruzzo armato
  • Studia piani urbanistici per città moderne organizzate per fasce parallele e con edifici multipiano
  • Elabora il modulor: un sistema di proporzioni per adeguare gli spazi alla figura umana
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Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi