ANALISI D'OPERA - Le Corbusier, Villa Savoye

Analisi D'opera

Le Corbusier

Villa Savoye

  • 1929-1931
  • Poissy (Francia)
Vista dell’esterno.

La villa è commissionata a Le Corbusier da Pierre Savoye, un ricco uomo d’affari che vuole una nuova casa, prestigiosa e concepita secondo i canoni abitativi più moderni. Realizzata tra il 1929 e il 1931, la residenza sorge a Poissy, una cittadina immersa nel verde situata nei dintorni di Parigi.

Descrizione

Nel progettare l’edificio Le Corbusier applica con rigore i cinque punti per una nuova architettura, cioè le regole da lui pensate per realizzare costruzioni funzionali, adatte alle esigenze della vita contemporanea.
La villa, squadrata e razionale, è sopraelevata su pilotis in calcestruzzo armato. Il piano terreno è completamente vuoto, a eccezione di un ridotto corpo vetrato in cui si trovano l’ingresso e i garage. La struttura degli esili pilastri continua anche al primo piano, dove libera la pianta dai vecchi muri portanti e dai rigidi schemi distributivi del passato. È lo stesso Le Corbusier ad affermare che, grazie al cemento armato, «le facciate non sono altro che membrane leggere di muri isolanti, oppure finestre». L’arretramento dei pilotis rispetto al perimetro della villa permette infatti di concepire le facciate come semplici setti rettangolari intonacati e tinteggiati di bianco, in cui sono ritagliate finestre a nastro che si estendono in orizzontale a tutta larghezza.
La copertura piana è in gran parte occupata da una terrazza-giardino praticabile. L’unica forma lievemente mossa della costruzione è quella arrotondata di un muro sottile, che si innalza sul tetto per dar vita a un solarium; questo elemento consente ai proprietari e ai loro ospiti di vivere all’aperto, a contatto con la natura che li circonda ma al riparo da sguardi indiscreti.

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi