GUIDA ALLO STUDIO - Il Ritorno all’Ordine e la riscoperta del classico

GUIDA ALLO STUDIO

Il Ritorno all’Ordine e la riscoperta del classico

I saperi fondamentali 
  • Negli anni Venti e Trenta l’arte europea è caratterizzata da un progressivo Ritorno all’Ordine, cioè dal superamento dell’Avanguardia in favore della ricerca di un nuovo linguaggio più legato alla Storia, alla tradizione e al mestiere
  • In Italia l’elaborazione di temi classici interessa in modo particolare il gruppo legato alla rivista romana “Valori Plastici”; ne fa parte lo scultore Arturo Martini (1889-1947), le cui opere sono caratterizzate da essenzialità, sobrietà e compattezza (IL BEVITORE). La ricerca arcaizzante influenza lo stile di Marino Marini (1901-1980), che guarda alla statuaria etrusca, greca arcaica e romanica.
    Anche la poetica del Realismo magico contribuisce a questo Ritorno all’Ordine: nelle opere di Felice Casorati (1883-1963) e di Antonio Donghi (1897-1963) le forme plastiche sono inserite in atmosfere sospese, di stampo metafisico (RITRATTO DI SILVANA CENNI). 
  • Il gruppo del Novecento nasce nel 1922 a Milano grazie alla critica d’arte Margherita Sarfatti. I protagonisti di questo gruppo, tra cui Pietro Marussig (1879-1937) e Mario Sironi (1885-1961), prediligono il ritratto, le forme plastiche e una generale semplificazione formale. 
  • Si distinguono in questo periodo alcune poetiche che si distaccano dal linguaggio di matrice tradizionale e si accostano a una ricerca più contemporanea; è il caso della Scuola di via Cavour, una corrente espressionista a cui aderiscono Scipione (Gino Bonichi, 1904-1933), Mario Mafai (1902-1965) e la moglie Antonietta Raphaël (1900-1975). 
  • Altri artisti scelgono invece di avvicinarsi all’Astrattismo: lo stile di Osvaldo Licini (1894-1958) è lirico ed emotivo, le sculture di Fausto Melotti (1901-1986) sono composizioni di forme pure, geometriche e assolute. 
  • Il gruppo di Corrente si distacca dal classicismo e unisce all’arte l’impegno politico, opponendosi con decisione agli orrori della guerra. Tra le tematiche affrontate emerge quella religiosa, di cui Renato Guttuso (1912-1987) si fa interprete con CROCIFISSIONE
  • In Germania nasce la Nuova Oggettività che, sulla scia dell’Espressionismo e del Dadaismo, critica la società e la politica del dopoguerra utilizzando un tono grottesco. Otto Dix (1891-1969) e George Grosz (1893-1959) danno vita a opere fortemente satiriche, come LE COLONNE DELLA SOCIETÀ
  • Il nazismo esercita in Germania uno stretto controllo anche in ambito artistico; viene infatti sostenuta una produzione strettamente accademica, ma viene rifiutata quella di avanguardia, chiamata significativamente “Arte degenerata” nella mostra del 1937. All’Esposizione Internazionale di Parigi dello stesso anno partecipano anche gli Stati governati da regimi totalitari, proponendo esempi di arte celebrativa, come il Padiglione tedesco e quello sovietico.
Le domande guida 
  • Che cosa significa l’espressione Ritorno all’Ordine?
  • Quali tendenze interpretano il rinnovato gusto per il linguaggio della tradizione?
  • A quali modelli fanno riferimento gli scultori Arturo Martini e Marino Marini?
  • Che cos’è il Realismo magico? Quali sono le sue caratteristiche?
  • Quali sono gli obiettivi programmatici del gruppo del Novecento? È una vera e propria scuola?
  • Quali artisti fanno parte del gruppo del Novecento?
  • In che modo Sironi interpreta le esigenze della propaganda fascista?
  • In che modo la Scuola di via Cavour si oppone al gruppo del Novecento?
  • Quali artisti si accostano all’Astrattismo? Con quali risultati?
  • Qual è la tematica principale affrontata dagli artisti della Nuova Oggettività tedesca?
  • Perché in Germania l’arte d’avanguardia viene considerata dal nazismo come “degenerata”?

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi