GUIDA ALLO STUDIO - Il Surrealismo

GUIDA ALLO STUDIO

Il Surrealismo

I saperi fondamentali 
  • Il Surrealismo nasce negli anni Venti e raccoglie l’eredità del Dadaismo, di cui attenua la carica provocatoria. Profondamente influenzato dalle teorie freudiane, si caratterizza per l’apertura verso la dimensione del sogno e dell’inconscio, per la sperimentazione di tecniche e linguaggi differenti e per la sensibilità ai temi sociali e politici
  • Max Ernst (1891-1976) sperimenta differenti tecniche artistiche: il collage, la decalcomania, il dripping e il frottage, tecnica quest’ultima con cui realizza la VISIONE PROVOCATA DALL’ASPETTO NOTTURNO DELLE PORTE DI SAINT-DENIS. Le opere di Ernst immergono lo spettatore in un mondo visionario e fantastico, ben oltre la dimensione razionale, e sono caratterizzate dalla non plausibile relazione tra gli oggetti rappresentati (OEDIPUS REX) e dalla presenza di figure mostruose, forme antropomorfiche e paesaggi naturali inquietanti (LA VESTIZIONE DELLA SPOSA). 
  • Il linguaggio stilistico di Joan Miró (1893-1983) oscilla tra figurazione e astrazione; le sue opere rappresentano mondi fantastici e immaginari, dove linea, colore e forme vengono esaltati per meglio rendere la dimensione onirica e incantata. Miró abbandona la tridimensionalità e crea spazi bidimensionali attraverso l’uso di campiture piatte di colore (DIALOGO DI INSETTI e CANE CHE ABBAIA ALLA LUNA). Le opere dell’artista catalano sono il risultato di lunghi studi preparatori volti a ricercare equilibrio e armonia tra forme, linee e colori. Tra le opere più famose si ricorda IL CARNEVALE DI ARLECCHINO
  • La pittura di René Magritte (1898-1967) è tecnicamente perfetta, legata alla tradizione accademica e fiamminga. Le sue opere, solo apparentemente fedeli alla realtà, generano una sensazione di disagio e inquietudine perché l’artista gioca spesso con le convenzioni linguistiche, ricorrendo allo straniamento dell’oggetto (IL TRADIMENTO DELLE IMMAGINI). 
  • Salvador Dalí (1904-1989) elabora una personale reinterpretazione del Surrealismo e produce una pittura figurativa di grande precisione accademica e di virtuosismo tecnico. La scoperta delle teorie freudiane lo porta a interessarsi al mondo dei sogni e alle pulsioni sessuali. A partire dal 1928 Dalí realizza una serie di opere caratterizzate dall’uso di materiali non pittorici (L’ASINO PUTREFATTO) e sperimenta tecniche alternative, come il collage (IL GIOCO LUGUBRE). Tra le opere più rappresentative dell’artista si ricorda LA PERSISTENZA DELLA MEMORIA in cui è rappresentata la dimensione fluida del tempo. 
  • La ricerca surrealista interessa anche il campo della scultura, con lo sviluppo e la diffusione dell’assemblage, tecnica praticata anche da Miró. Si accostano al Surrealismo artisti come Alberto Giacometti (1901-1966), autore di sculture mobili, Alexander Calder (1898-1976), creatore dei mobiles, Hans Arp, Max Bill (1908-1994) e Henry Moore (1898-1986).
Le domande guida 
  • Quali sono le caratteristiche principali del Surrealismo?
  • In che modo le teorie freudiane influenzano gli artisti surrealisti?
  • Quali sono le differenze tra Dadaismo e Surrealismo?
  • Quali nuove tecniche artistiche vengono utilizzate da Max Ernst?
  • Quali sono le caratteristiche principali dell’opera di Joan Miró?
  • Attraverso quali meccanismi Magritte mette in atto lo straniamento dell’oggetto?
  • In quali opere Dalí utilizza materiali non-pittorici e tecniche alternative?
  • Quali sono le caratteristiche della scultura surrealista?
  • Che cos’è l’assemblage?

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi