Caravaggio
6.2 Caravaggio
Gli esordi a Roma
Caravaggio compie la sua educazione a Milano, dove è allievo del valente pittore Simone Peterzano (Bergamo 1540-Milano 1596), studioso a sua volta della scuola di Tiziano (l’ambiente milanese era rimasto infatti per molto tempo sotto l’influenza culturale veneta). Verso la fine del secolo si reca a Roma: i motivi di questo suo trasferimento non sono mai stati ben chiariti e c’è chi ha ipotizzato che il pittore abbia lasciato l’Italia del Nord per sfuggire a una condanna a seguito di un evento cruento; va comunque ricordato che già da tempo molti artisti e artigiani provenienti dal territorio lombardo si recavano a Roma per lavorare. Il giovane Caravaggio, su influenza fiamminga, introduce a Roma, fra le altre cose, la passione per la natura morta, cioè per la rappresentazione di oggetti, di fiori, di frutta come supremi abbellimenti della vita quotidiana (► pp. 362-363).Nella sua prima fase romana Caravaggio – dopo un periodo a bottega dal Cavalier d’Arpino – si dedica a un’attività esclusivamente privata e lavora per committenti illustri, tra cui spicca il cardinale Francesco Maria del Monte, uno dei maggiori intellettuali e collezionisti del tempo.
Suonatore di liuto
Fra i primi dipinti, tutti orientati verso un edonistico culto della bellezza e della giovinezza, in bilico tra realismo di stampo lombardo e un gusto, tutto romano, più classicista, spicca il Suonatore di liuto (4), originariamente appartenente alla collezione romana del marchese Vincenzo Giustiniani. Magnifica è l’unione della natura morta e della figura: Caravaggio concepisce l’idea della caraffa di fiori e della frutta sul tavolo come illuminate da una luce che le rende realisticamente evidenti e allo stesso tempo pure geometrie. Il dipinto sarebbe un invito alle gioie della vita e dell’amore attraverso le arti e i piaceri terreni: la musica, il canto, il cibo, i profumi. Sullo spartito è chiaramente leggibile l’inizio di un madrigale amoroso: dolce è dunque il canto, così come lo sguardo del suonatore e la stessa materia pittorica, morbida e soave, in una sorta di sintesi delle arti secondo i princìpi dell’armonia.
Ragazzo morso dal ramarro
Riposo durante la fuga in Egitto
Contesti d’arte - volume 2
Dal Gotico internazionale al Rococò