Vignola

5.23 Vignola

Iacopo Barozzi da Vignola (Vignola, Modena 1507-Roma 1573) è una figura complessa che dispiega la propria attività di architetto sia a Roma, nei cantieri monumentali, sia nei centri minori e finanche nelle più piccole località del Lazio. È famoso per aver pubblicato nel 1562 un fortunatissimo trattato che offre una razionale e pragmatica schematizzazione degli ordini architettonici (81). Pregevolissime incisioni su rame illustrano la morfologia degli ordini e spiegano i rapporti proporzionali fra il diametro del fusto e l’altezza delle colonne che li differenziano: dal più tozzo dorico al più slanciato composito. Esistono circa 250 edizioni di quest’opera tradotte in nove lingue diverse, a testimoniare la diffusione straordinaria che il volume ha avuto nel corso dei secoli.

Chiesa del Gesù 

Nella sua lunga attività, l’opera più importante di Vignola è la Chiesa del Gesù (82) a Roma: questo edificio diviene il modello per le chiese che l’Ordine dei gesuiti, fondato da Ignazio di Loyola, costruisce in tutto il mondo cattolico. La piena rispondenza di questa struttura agli orientamenti della Controriforma ne fa, inoltre, un tipo edilizio di riferimento per tutta la cultura architettonica del secondo Cinquecento e dei secoli successivi. Nel 1568 Vignola concepisce la Chiesa del Gesù come un’aula unica (83), coperta con volta a botte su cui prospettano una serie di cappelle comunicanti fra loro, che contraffortano la volta stessa. L’area del presbiterio si presenta come un piccolo sistema cruciforme, dimensionalmente contenuto nella larghezza della navata e coperto da un’ampia cupola. L’organizzazione planimetrica della chiesa non è del tutto originale, in quanto rielabora la pianta della Basilica di Sant’Andrea a Mantova di Leon Battista Alberti ( pp. 80-81), mentre in termini generali la concezione spaziale dialoga con i grandi ambienti delle terme antiche, oggetto di accurati studi da parte dell’architetto nei primi anni Quaranta del Cinquecento. L’importanza del progetto di Vignola consiste nella creazione di un tipo di chiesa che si dimostra ripetibile in tutti i luoghi e in tutti i contesti culturali. L’organizzazione interna inoltre permette di accogliere grandi masse di fedeli, il cui sguardo è indirizzato dall’assetto della navata verso l’altare maggiore, dove è accolto il tabernacolo eucaristico secondo gli indirizzi del Concilio di Trento.

CONFRONTI E INFLUENZE

Nel progettare una chiesa a navata unica, secondo le esigenze di culto della Controriforma, Vignola rielabora il modello di Leon Battista Alberti. I due edifici hanno in comune l’esigenza di indirizzare lo sguardo dei fedeli verso un punto comune: la reliquia del Sangue di Cristo in Sant’Andrea, il tabernacolo eucaristico nella Chiesa del Gesù.

GUIDA ALLO STUDIO
Vignola
  • Architetto attivo in molti centri del Lazio
  • Autore di un trattato sugli ordini architettonici
  • Nuova pianta di chiesa ripetibile in ogni contesto e luogo

Contesti d’arte - volume 2
Contesti d’arte - volume 2
Dal Gotico internazionale al Rococò