GUIDA ALLO STUDIO - Venezia nel secondo Cinquecento
GUIDA ALLO STUDIO
Venezia nel secondo Cinquecento
I saperi fondamentali
Iacopo Sansovino (1486-1570) si forma a Firenze, dove collabora con Andrea del Sarto, e a Roma. La sua attività di architetto e scultore si svolge però prevalentemente a Venezia. Dal 1529 diventa responsabile unico di tutti i cantieri della città dove progetta la ZECCA, la LIBRERIA MARCIANA e la LOGGETTA DI PIAZZA SAN MARCO. La raffinata connessione tra architettura e scultura rappresenta un tratto distintivo dello stile di Sansovino, insieme a una spiccata sensibilità plastica, ai giochi chiaroscurali e al trattamento delle superfici esterne.
Le opere architettoniche realizzate da Sansovino influenzano largamente il linguaggio artistico di Andrea Palladio (1508-1580), probabilmente il più importante architetto del Cinquecento veneto. Palladio sviluppa una grande sensibilità per l’architettura antica, aspetto che caratterizza i palazzi da lui progettati a Vicenza, PALAZZO CHIERICATI e VALMARANA, e gli edifici religiosi successivamente da lui ideati a Venezia, come SAN GIORGIO MAGGIORE e la BASILICA DEL REDENTORE.
Nella produzione di Palladio rivestono grande importanza le ville, residenze di campagna tradizionalmente commissionate dalla nobiltà veneta che combinano la funzione di svago con quella di gestione del patrimonio fondiario e delle attività agricole (VILLA BARBARO A MASER e LA ROTONDA). Il TEATRO OLIMPICO è l’ultima opera di Palladio: ispirato a modelli greco-romani (a lui noti grazie alle descrizioni di Vitruvio), è il primo teatro stabile coperto di epoca moderna.
Iacopo Robusti, detto il Tintoretto (1518-1594), si forma a Venezia, dove stabilisce una fiorente bottega. Il suo stile subisce una evoluzione a partire dal sesto decennio del Cinquecento: mentre le prime opere presentano figure monumentali e colori definiti, come è evidente nel MIRACOLO DELLO SCHIAVO, le opere successive (SUSANNA E I VECCHIONI e RITROVAMENTO DEL CORPO DI SAN MARCO), invece, presentano composizioni più articolate e complesse e colori più caldi e sfumati.
Lo stile di Veronese (1528-1588), importante artista del secondo Cinquecento, si caratterizza per l’uso di colori chiari e luminosi, per la spiccata vena narrativa e per il virtuosismo prospettico. La sua abilità di rappresentare scene complesse con chiarezza espressiva è particolarmente evidente nelle NOZZE DI CANA e nella CENA IN CASA DI LEVI (dipinto per il quale il pittore subisce un processo davanti al Tribunale della Santa Inquisizione).
Le domande guida
Quali sono le principali opere realizzate da Sansovino?
Quali sono le funzioni delle ville nel Veneto del Cinquecento?
Quali sono le caratteristiche principali degli edifici palladiani?
Chi progetta e realizza il primo teatro stabile coperto di epoca moderna? Quali sono le caratteristiche di questo edificio?
Quali sono le caratteristiche delle prime opere di Tintoretto?
Come si evolve nel tempo lo stile di Tintoretto?
Per quale opera il Veronese subisce un processo davanti al Tribunale della Santa Inquisizione? Quali sono le ragioni?